Stasera sono stata in carcere..
Detto così è inquietante mi rendo conto.
In realtà stasera ho partecipato ad uno di quelli che chiamano "aperitivi" o "Cene galeotte".
Sono di fatto serate , nel mio caso un aperitivo , organizzate nei carceri dove a servire sono i "galeotti stessi" , affiancati da rinomati chef.
L'incasso della serata è solitamente devoluto in opere di benefiche di vario genere, l'incasso della serata di stasera , serata organizzata dall'Unicoop Firenze per i soci , era destinato alla ristrutturazione del battistero di Firenze.
L'accoglienza non è stata delle migliori, un gruppo di manifestanti ci hanno fischiato perchè non erano d'accordo sull'iniziativa e soprattutto sulla destinazione dell'incasso.
Pare che non avessero gradito il fatto che i soldi raccolti non venissero donati per ristrutturare il carcere ma per ristrutturare un monumento fiorentino che , a loro dire, deve essere restaurato con soldi del comune e non dei cittadini.
Punti di vista.
Ognuno è libero di manifestare come meglio crede.
Liberi loro di manifestare.
Libera io di fare beneficenza come ritengo giusto.
Libertà è la parola chiave di questa questa serata.
Confesso di aver partecipato a questo aperitivo spinta da una sorta di "curiosità" adolescenziale.
Visitare un carcere è una cosa che ho sempre voluto fare...
non chiedetemi la motivazione , rischierei di essere fraintesa nello spiegare questa mia strana curiosità.
Parliamo d'altro ,
parlamo in breve della serata.
La serata si è svolta come mille altre ma con momenti molto intensi .
Ci sono stati attimi in cui , mentre sorseggiavo vino bianco ghiacciato o mentre mi ingozzavo di crostini con altri amici , potevo tranquillamente dimenticare la location dove mi trovavo ma poi, qualcosa mi ha riportato alla realtà.
Alcune detenute hanno letto dei brani scritti da loro .
Queste signore frequentano un corso di scrittura creativa all'interno del carcere e hanno scritto alcuni racconti , da questa raccolta di racconti sono nati due libri : "Alice nel paese delle domandine" e " alice , la guardia e l'asino bianco" .
Durante queste letture ho realizzato davvero dov'ero.
Durante le loro letture ho capito che io ho qualcosa che a loro manca con tutta l'anima.
La libertà.
Certe loro parole mi hanno commosso ,
scambiare due parole con loro mi ha commosso .
Quando mi sono congratulata con loro per il loro modo di scrivere ,
per la passione che hanno messo dentro i loro racconti,
nei loro occhi ho letto una gioia che difficilmente scorgo negli occhi delle persone a me vicine.
Le loro parole, la loro voglia di raccontarsi le rende più libere.
E non vedo l'ora di leggere i due libri per capire meglio la storia di queste donne ,per capire il loro trascorso, i loro errori ma sopratutto...
spero di leggerci la loro voglia di rinascere ,
la loro voglia di uscire da quelle mura ,
la loro voglia di chiudersi un giorno il portone di quella prigione alle spalle ...
per non rientrarci mai più.
S.
Detto così è inquietante mi rendo conto.
In realtà stasera ho partecipato ad uno di quelli che chiamano "aperitivi" o "Cene galeotte".
Sono di fatto serate , nel mio caso un aperitivo , organizzate nei carceri dove a servire sono i "galeotti stessi" , affiancati da rinomati chef.
L'incasso della serata è solitamente devoluto in opere di benefiche di vario genere, l'incasso della serata di stasera , serata organizzata dall'Unicoop Firenze per i soci , era destinato alla ristrutturazione del battistero di Firenze.
L'accoglienza non è stata delle migliori, un gruppo di manifestanti ci hanno fischiato perchè non erano d'accordo sull'iniziativa e soprattutto sulla destinazione dell'incasso.
Pare che non avessero gradito il fatto che i soldi raccolti non venissero donati per ristrutturare il carcere ma per ristrutturare un monumento fiorentino che , a loro dire, deve essere restaurato con soldi del comune e non dei cittadini.
Punti di vista.
Ognuno è libero di manifestare come meglio crede.
Liberi loro di manifestare.
Libera io di fare beneficenza come ritengo giusto.
Libertà è la parola chiave di questa questa serata.
Confesso di aver partecipato a questo aperitivo spinta da una sorta di "curiosità" adolescenziale.
Visitare un carcere è una cosa che ho sempre voluto fare...
non chiedetemi la motivazione , rischierei di essere fraintesa nello spiegare questa mia strana curiosità.
Parliamo d'altro ,
parlamo in breve della serata.
La serata si è svolta come mille altre ma con momenti molto intensi .
Ci sono stati attimi in cui , mentre sorseggiavo vino bianco ghiacciato o mentre mi ingozzavo di crostini con altri amici , potevo tranquillamente dimenticare la location dove mi trovavo ma poi, qualcosa mi ha riportato alla realtà.
Alcune detenute hanno letto dei brani scritti da loro .
Queste signore frequentano un corso di scrittura creativa all'interno del carcere e hanno scritto alcuni racconti , da questa raccolta di racconti sono nati due libri : "Alice nel paese delle domandine" e " alice , la guardia e l'asino bianco" .
Durante queste letture ho realizzato davvero dov'ero.
Durante le loro letture ho capito che io ho qualcosa che a loro manca con tutta l'anima.
La libertà.
Certe loro parole mi hanno commosso ,
scambiare due parole con loro mi ha commosso .
Quando mi sono congratulata con loro per il loro modo di scrivere ,
per la passione che hanno messo dentro i loro racconti,
nei loro occhi ho letto una gioia che difficilmente scorgo negli occhi delle persone a me vicine.
Le loro parole, la loro voglia di raccontarsi le rende più libere.
E non vedo l'ora di leggere i due libri per capire meglio la storia di queste donne ,per capire il loro trascorso, i loro errori ma sopratutto...
spero di leggerci la loro voglia di rinascere ,
la loro voglia di uscire da quelle mura ,
la loro voglia di chiudersi un giorno il portone di quella prigione alle spalle ...
per non rientrarci mai più.
S.
non ho mai partecipato ad una cena del genere, ma credo sia un'esperienza molto forte!
RispondiEliminaDavVero intensa... Ti fa mettere a fuoco le vere priorità della vita..
EliminaDev'essere stata un'esperienza molto forte, sicuramente. Storie e racconti che non immaginiamo, eppure così vicini.
RispondiEliminaMoz-
Quello che mi ha colpito di più è come a queste persone , che devono si scontare una per certo, venga tolta oltre la libertà la loro dignità di esseri umani.. Sto leggendo il libro ... Una realtà che non ti immagini e che purtroppo nessuno ti racconta....
Eliminauna cena che non si riduce a semplice tempo speso...
RispondiEliminami fanno sempre pensare situazioni di questo genere
Mi ha fatto pensare molto,e adesso mentre leggo il libro scopro delle cose che davvero , non avrei mai nemmeno lontanamente immaginato... Una serata davvero intensa...
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