sabato 29 ottobre 2011

Amicizia

Gli amici non ci sono sempre nello stesso modo. 


Ci sono amici che porti nel cuore ma che magari frequenti poco e magari ci sono amici che , per circostanza vedi più spesso ma che nel tuo cuore non riescono proprio ad entrare. 


Ci sono amici che "Ma ti chiamo sempre io! " , e ce ne sono altri che:
" Se non ti chiamassi sempre io per te potrei essere anche morta!". 


Ci sono amici che in determinate fasi della vita chiami anche dieci volte al giorno , ma è oltremodo vero che ci sono fasi della vita in cui gli stessi amici si allontanano, fasi in cui senza apparente motivo non sentite il bisogno di condividere nulla .


Ci sono amici il cui modo di vivere e di pensare non condividi in pieno, sono quegli amici con cui magari fai conversazioni più interessanti, gli stessi amici con cui però spesso litighi . 


Ci sono gli amici del venerdì sera, quelli che un po' per routine , un po' per comodo vedi per le serate mondane. 


Ci sono gli amici lontani fisicamente , che però riescono con la loro presenza a esserti comunque vicini. 


Ci sono gli amici di sempre, quelli che volente o nolente non ti abbandoneranno mai , qualsiasi cazzatta tu faccia. 


Ci sono gli amici che fanno da secondi genitori e che corrono a cambiarti la gomma bucata alla macchina alle 4 di mattina .


Ci sono gli amici che ti deludono, ma che se sono stati davvero amici prima o poi riesci a perdonare. 


Ci sono gli amici che invece non riesci a perdonare e si perdono nella lista dei conoscenti.




Tanti amici li porti dentro di te anche se li vedi e li senti poco. 
Fanno parte di un periodo , di una fase della tua vita in cui sono stati importanti.


Il fatto che vi siate un "po' persi di vista" , nulla toglie a quello che , un tempo avete condiviso.


L'amicizia. 






S. 




Gli amici 


"........se e quando moriremo, ma la cosa è insicura,
avremo un paradiso su misura,
in tutto somigliante al solito locale,
ma il bere non si paga e non fa male.

E ci andremo di forza, senza pagare il fìo
di coniugare troppo spesso in Dio:
non voglio mescolarmi in guai o problemi altrui,
ma questo mondo ce l' ha schiaffato Lui.

E quindi ci sopporti, ci lasci ai nostri giochi,
cosa che a questo mondo han fatto in pochi,
voglio veder chi sceglie, con tanti pretendenti,
tra santi tristi e noi più divertenti,
veder chi è assunto in cielo, pur con mille ragioni,
fra noi e la massa dei rompicoglioni..."



F.Guccini 

Ma la sera a cena dall'Igi....

La conoscete l'Igi?
L'Igi sarebbe mia mamma , quella donna incredibilmente buffa che nei miei 36 anni di vita mi ha regalato momenti esilaranti e autentiche perle.

Leggo nel web di super mamme, simpaticissime, brave blogger , brave cuoche , in carriera, tecnologiche e come se non fosse sufficiente anche brave mamme.
LE ADORO.
Non potendo parlare da madre , non essendomi ancora riprodotta ( e la natura ringrazia!) parlerò da figlia .

Mia mamma di chiama Igina. Si con I davanti. 
Mia nonna è staa etremamente crudele con lei per la scelta del nome .
Tutti la chiamano Gina , ma tutti i miei amici/amiche la chiamano IGI. 

ecco di sotto la prima "Igi story" .




Ore 16:00 Ufficio
Squillo del telefono .
Igi:"AMOREEEEEEEEE SONO LA MAMMAAAAAAAAAA" 
S: " Mamma non sono sorda, cerca di impossessarti di un tono di voce umano e dimmi cosa volevi " 
Igi: " Vieni a cena da noi stasera?? 
S: " Io vengo ma ti  ricordo che sono a dieta" 
Igi: "Tranquilla ho fatto SOLO la polenta con i formaggi per te e con il sugo carne e salsiccia per F. " 

Consideriamo che io lavoro con il culo su una seggiola per 9 ore al giorno , 
ne consegue che il mio dispendio di calorie giornaliere è minimo e non necessito di essere nutrita come una che scala ogni giorno l'Everest a mani nude . 
All'Igi da sempre questo concetto sfugge . 

Mi ha accolto brandendo un cucchiaio da polenta grosso come una vanga da giardino, la polenta bolliva nel calderone magico e nel forno,
in frigo, in tavola erano poggiati altri alimenti apparentemete non identificati . 


La cena "DIETETICA " era composta da: 
  • Polenta con sugo e/o formaggi
  • Affettati vari 
  • Cosce di pollo in tegame 
  • Olive &stuzzichini vari
  • insalata ( per ripulirsi dice lei ... peccato che per ripulirsi ci sarebbe voluta la soda caustica , dico io )

Ha avuto il fegato di aggiungere  , mentre io stavo boccheggiando,
" Volete che si cuocia una bistecca ????" 

Delirio allo stato puro.... 
per concludere ha tirato fuori dal frigo una ciotola di tiramisù grande come il Molise e, tenedomi ferma per il collo me ne ha inserito a forza in gola grosse cucchiaiate.

Cuore di mamma.... 

venerdì 28 ottobre 2011

Tra 50 anni o giù di lì

Anno 2060
4 amiche ...

T: " S.  l'hai pubblicata la foto della tombolata dell'altra sera? "
S: " Si , eccola qui sul tuo profilo, lo vedi che ti ho anche taggato?"
T: "Ma sei bastarda, lo vedi che non mi ero rimessa la dentiera??"
S: " Hai ragione, non l'ho fatto mica di proposito!In compenso guarda come sei venuta bene M.!"
M: "Bene un tubo!Mi ero levata le scarpe sotto il tavolo ,si vede la patata al pollicione"
S:" Non ci avevo fatto caso , allora le tolgo queste foto.Quelle della cena in parrocchia le hai viste?" 
V: " Quelle poi! Non lo vedi che avevo appoggiato il parrucchino sul tavolo? C'ho il capo di un neonato da quanto son pelata.."
S: "uffa non vi mai bene niente, questa foto allora ? Questa ti piace?"
T: " Si abbastanza, qui siam venute tutte bene!
Pubblicala vai,io taggo tutte " 


giovedì 27 ottobre 2011

Chees Cake


Con questa etichetta inauguro i post di cucina per le NON -CUOCHE come me e lo faccio con il mio cavallo di battaglia , il chees cake.

Partiamo dall'ovvio, io il chees cake lo adoro.
Vi premetto che è di una semplicità imbarazzante , considerate che per me la parte più faticosa è sbriciolare i biscotti con le mani , al resto ci pensa il minipimer, ho provato a tritarci anche i biscotti ma l'ho fuso quindi adesso uso le mani .. ma non divaghiamo

Ingredienti :
1 pacco grande di biscotti digestive
100 grammi di burro
2 confezioni di Philadelphia grandi
500 ml di panna da montare
8 cucchiai di zucchero
3 uova
3 cucchiai di farina
1 tortiera tonda di quelle con la cerniera 
( consiglio: mercato di scandicci, articoli per casalinghi, 3 tortiere di varie dimensioni 10 euro) .

Magari direte , e che me ne faccio di tre tortiere? 



(Quello lo vedremo più avanti quando vi dirò il modo in cui le ho riciclate io... perchè rotte o di dimensioni surreali )


Prima fase: accendete il forno e portatelo a 180 gradi.

Seconda fase:
Iniziate sbriciolando con le mani ( o con il minipimer) i biscotti , impastateli con burro ammorbidito e spiaccicate bene il composto sul fondo della tortiera fino ad ottenere uno strato alto almeno 1 cm. ( io per schiacciare bene il tutto uso "il culo di un bicchiere da cucina!).

Terza fase:
Mescolate zucchero e i gialli delle uova ( tenete da parte le chiare).
Unite il philadelphia e la farina e mescolate bene.
Montate la panna e unitela al composto( AMO FOLLEMENTE parole come composto!!)
Montate a neve le chiare delle uova, ( Se siete cuoche vere fate a mano ,altrimenti fate come me e usate il minipimer ) unitele e mescolate.

Rovesciate il tutto sopra il fondo di biscotti pressati e mettete in forno per 40 minuti .

Io, famosa per essere una che nel forno ci tiene i maglioni , con questo dolce ho "modificato sensibilmente" la mia immagine di "non cuoca" tra i miei amici... 


Questo è il risultato :



Sempre vostra, e un giorno cuoca.....
C. M. 

mercoledì 26 ottobre 2011

La mela mi crea confusione

IO INVECE HO BISOGNO DI CERTEZZE. 
Passo 7 ore della mia giornata in un ufficio dove uso windows per lavoro. 
La sera, quando mi dedico solitamete ai miei passatempi quali blog, social network e simili utilizzo un i-mac
Regolarmente mi capita di : 
Arrivare a casa e usare la combinazione alt-tab per passare di finestra in finestra. 
Cercare disperamente i tasti ctrl ,il tasto Stamp o il tasto canc
Cliccare su un file e fare simpaticamente F2 per rinominarlo . 
Il mac mi guarda e sembra dirmi :" Aò... che voi fà ciccia??? "  
Alla fine il neurone mi fa contatto e mi dico"ma sei Cretinaaaaaaaaa!!!!! 
Sei sul mac devi usare tasti e modus operandi diversi . 
Dopo circa mezzora mi abituo e mi trovo quasi bene.

La mattina dopo però arrivo in ufficio


E magari voglio abbassare il volume del pc e clicco insistemente sul tasto F11 , o ancora voglio vedere quali sono le finestre aperte e clicco come una forsennata sul tasto F3 ...
il pc mi guarda, sorride , scuote la testa e pensa...
Porina , già ha impiegato 15 anni per capire qualcosa con Windows ,
adesso le hanno messo in mano un Mac e ....
anzichè imparare qualcosa di nuovo ogni giorno ,
ogni giorno dimentica di nuovo qualcosa...


Sempre vostra e sempre più confusa , 

C.M


p.s. se quanto postato sopra non fosse abbastanza umiliante voglio condividere con voi anche questo ricordo, 
ricordo con il sorriso quando a 20 anni con fatica mi insegnavano quei dieci comandi in croce del dos...poi mi schiaffarono davanti ad un server Unix... e non riuscivo a capire perché il comando dir non funzionava....
infondo i due schermi eran tutti e due neri.. quindi per me.. uguali...


note a margine:
Mi scuso fin da ora se ho sbagliato qualche tasto relativo al Mac,ma sto scrivendo da un pc windows pertanto, vado a memoria e la memoria alla mia età tende a faer cilecca.


Quel Giglio della Gelmini


Stasera non riesco a dormire ,
eppure dopo tanti anni dovrei aver imparato che certe trasmissioni mi irritano e non mi fanno dormire serena, invece niente, continuo imperterrita a farmi venire il sangue marcio. 
Sono qui con una camomilla che ripenso alla serata , alle parole che ho sentito, e ho forti conati .
Stasera mi sporco un po’ le dita a scrivere della Gelmini: tempo fa sul web girava una esilarante vignetta : “ENTEROGELMINI”( vedi immagine a lato)   ,effettivamente lei fa lo stesso effetto della medicina a cui qualche genio l’ha accomunata.
Ripristina la flora batterica ,che , detto sotto metafora sarebbe  “fa cacare”. ( perdonatemi il francesismo non adatto ad una signorina quale mi firmo……)

martedì 25 ottobre 2011

Halloween non mi convince...

Certo che noi italiani siamo bravi a non farci sfuggire nessun occasione per spendere....

Mi ricordo che a 14 anni ero una folle seguace del telefilm Beverly Hills 90210 e una delle mie puntate preferite era senza dubbio quella sulla notte di Halloween, festa che non conoscevo .
Guardavo con un pò di invidia i ragazzi che chiedevano insistemente "Dolcetto o scherzetto" di casa in casa a Beverly Hills . ( forse è più corretto dire di villa in villa..) 


Questo mio stesso pensiero devono averlo avuto anche altri , perchè Halloween è entrato prepotentemente nelle nostre case, nelle nostre vite e sopratutto nei nostri negozi.
Sono comparsi per magia scherzi, costumi macabri ,feste a tema e Halloween e le sue zucche sono approdati oltreoceano.

NE SENTIVAMO DAVVERO IL BISOGNO? 
Mah... ho promesso che in questo blog non farò polemica quindi evito di rispondere alla domanda sopra e mi limito a figurarmi questa scenetta...

Palazzoni di periferia in zona un pò malfamate Fiorentine :
Arriva il nano seienne che suona il campanello alle dieci la sera e fa:
" DOLCETTO O SCHERZETTO????"

Il padrone di casa di turno lo guarda in cagnesco e ha queste scelte: 
  • Gli chiude la porta in faccia 
  • Lo prende a pedate urlando "vai a casa tua a  rompere le palle !"
  • Gli da del torrone scaduto dello scorso Natale
  • Gli spara

Come dire...forse in Italia Halloween rischia di perdere un filino di poesia....


Sempre vostra , 
C.M.

lunedì 24 ottobre 2011

diario segreto

Quando avevo 7 anni mia mamma mi regalò un diario segreto. 
Il primo della mia vita.
Di quelli con la copertina rigida ( con i cuoricini bianchi su fondo rosso) e il lucchettino con la chiave. 

Quella santa donna non si è resa minimamente conto della portata del suo gesto , non ha capito che, foraggiando la mia passione per la scrittura avrebbe creato un mostro logorroico che scrive di qualunque cosa senza avere minimamente chiaro cos'è "la sintesi".

Spesso mi chiedo anche com'è possibile che una bambina che aveva il diario con i cuoricini sia venuta fuori così acida , ma non divaghiamo...

Il diario segreto da quel momento è diventato un classico per me.
In età semi adolescenziale è diventato il contenitore di tutto, dalle foto, agli adesivi, ai fiori secchi che raramente qualcun mi regalava, in uno a distanza di anni ho anche ritrovato una ciocca di capelli di un ragazzo che mi piaceva , con tanto di didascalia : "I capelli di Ivan" ( che immagine triste, mi vedo a rincorrere l'oggetto delle mie fantasie di dodicenne con le forbici in mano per fargli lo scalpo) .
I diari ai tempi del liceo sembravano giganteschi panettoni da quanto diventavano grassi.


Intorno ai 25 anni il diario sembrava datato come format e quindi è stato rimpiazzato dal quaderno "a spirale"rigorosamente a quadretti per me, sul quale scrivevo solo con penne nere flexgrip   .
Queste a lato per capirci: 
Dal grasso e tozzo diario "panettone" si è passati al più grande nella forma ma più esile nello spessore  quaderno a spirale .

Intorno ai 30 mi son fatta coinvolgere dalle Moleskine , care come la morte ma retrò nell'aspetto e meno infantili da "tirar fuori dalla borsa per scrivere una nota o un appunto". 
Si può dire che anche l diario segreto ha seguito la moda , lui che credeva di essere immune ha subito una metamorfosi notevole nell'aspetto. 

Poi è accaduto qualcosa.
L'avvento del web e dei blogger ha parcheggiato il diario.
Se prima mi trovavo sempre più spesso a scrivere nel mio quaderno da viaggio adesso mi trovo a scrivere sempre più spesso nel blog ,nei social network e nei blog altrui.

Il quaderno/diario è diventato "quel posto dove scrivo solo cose che non posso rendere pubbliche sul web".
Da protagonista indiscusso della mia vita è diventato cooprotagonista. 
Quel che è ancora più strano è che sono diventata molto più veloce a battere sulla tastiera che a scrivere con la penna...

In conclusione mi chiedo: 
Il giorno in cui anche io avrò una figlia e questa manifesterà l'interesse per scrivere ....

DEVO COMPRARLE UN DIARIO SEGRETO O APRIRLE UN BLOG PRIVATO???

Sto scherzando è evidente, ma mi chiedo spesso come sarà essere bambini oggi, come dovrò crescerla una eventuale figlia, se dovrò essere una mamma "vintage" o accettare che i tempi son cambiati e rinunciare a tanti giochi, passatempi fuori moda che io invece da bambina ho amato così tanto.

E voi? 
Avevate un diario segreto? 
L'avete ancora? 
Vostra figlia lo usa? 

Siete/sarete mamme vintage o mamme tecnologiche che per far star buona la bimba a cena le passano l'phone? 

e con le immagini dei miei diari, vi saluto...




buon lunedì...


La Civetta M. 



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