Il mio cane Yuri, che io
chiamo Ruro da sempre , è a cuccia accanto al radiatore.
Ma io amo credere
che sia a cuccia accanto a me.
Inzuppo le macine
nella tazzona piena di latte freddo.
A me il latte caldo
non mi è mai piaciuto e non è mai piaciuto nemmeno il latte con lo zucchero.
La nonna sta
rifacendo il lettone di camera sua ,
oggi, a distanza di 35 anni , ancora mi chiedo come
fa ad avere le lenzuola così perfettamente stirate.
Pure le federe dei
cuscini “tirano” che sembra si siano fatte il lifting.
Le mie in confronto
sembrano uscite da un incontro di lotta greco romana.
Chissà forse in
realtà i miei nonni dorman sul divano e in 40 anni non me l’hanno mai confessato.
“Su, finisci il latte
che si va a fare la spesa!”
Oplà…scendo veloce
dalle seggiola di legno ,
di quelle con il cuore sullo schienale.
Che a me fare la
spesa con la nonna e con il mio cane mi piace da morire.
Allora si scende “giù”
e si “ va dall’Anna” ,
la bottega di fronte casa che vende un po’ tutto.
La nonna fa un po’ di
spesa per il pranzo, prende il pane fresco , il latte , il formaggio e magari
qualcosa di goloso per “per me".
Mentre io aspetto l “Anna” mi da un pezzettino di parmigiano dal banco ,
"l’Oletta” mi fa un
complimento e infine la”Cristina” che si occupa dell’unica cassa della bottega
mi saluta e mi regala una caramella, un lecca lecca o una liquirizia gommosa.
La Cristina mi piace .
Ho chiamato una delle mie barbie Cristina ,
quindi mi piace molto.
E’ evidente.
No, la mia barbie
preferita si chiama Angela , come la mia zia giovane,
ma comunque anche la
barbie Cristina mi piace.
Yuri è fuori che
aspetta.
E’ un bravo cane
lui.
Noi finito il giro in
bottega si va da “Graziano” , il macellaio.
Un macellaio vero ,grosso, con il
camice bianco sempre macchiato di sangue.
Lo guardo mentre
prepara gli Hamburger , batte la carne , impacchetta tutto .
La nonna ordina il
prosciuttino magro “per me"…
“Dammene poco è! Un
etto ,
tanto lo mangia solo “la mì Silvia!”
“Ho fatto un etto
mezzo , che faccio lascio?“
Tipica risposta da
macellaio…
Prima o poi voglio rispondere : " NO!Ora le levi quelle due fette in più!"
Ma tanto Graziano si
fa perdonare , che mi allunga la fettina di prosciutto magro dal banco per
farmelo assaggiare,e a me mi piace
parecchio il prosciutto crudo.
Sono come i cuccioli di cane io, raccatto nutrimento da tutti.
Del resto sono un cucciolo di donna quindi è
normale che la gente mi nutra.
Con i nostri sacchetti io la nonna e Yuri abbiam quasi finito la nostra spesa e
ci s'avvia verso casa
.
Prima però si fa un salto anche dal “fruttivendolo” e si prende la frutta.
La verdura no ,
quella non ci serve che il nonno mio c’ha l’orto e ce la da lui la verdura.
Dal fruttivendolo
non raccatto nulla , che a me la frutta non mi è mai piaciuta.
Ma la verdura mi
piace.
Soprattutto mi piace
il minestrone che mi fa la nonna.
“ Nonna mi fai il
minestrone?”
“Oggi non ci si fa ,
ormai è tardi!”
“Dai , dai ,dai
nonna!!!Ti prego”
“Ovvia, giù,
ora si
va a casa e si guarda se ci si fa è!”
E a quel punto io lo so che "ci si fà".
Continuiamo a camminare,
Yuri vigila su di noi.
Io cammino serena
davanti alla nonna con il cane mio a fianco .
Allunghiamo la
strada di un pezzo e passiamo “dal campo”,
così Yuri può fare una corsa e i
suoi bisogni.
“Però fai veloce è Ruro…
che io voglio il minestrone di verdure
e bisogna tornare casa!”.
E la nonna me lo fa.
Dice di no ma poi ce la fa sempre a fare tutto.
Lei cucina e io sto seduta del tavolo a guardarla,
a guardare la pentola che bolle.
Sto seduta a respirare l'odorino che c'è in cucina aspettando il momento di mangiare il mio minestrone.
Magari con troppa foga bruciandomi la lingua.
Che la pazienza non è mia stata una mia virtù.
Il mio Ruro è accucciato nel solito angolo vicino al radiatore.
Vado a dargli un pò noia.
Me lo abbraccio stretto il mio canone adorato e gli bacio la testa.
Lui è mio.
E' il mio cane.
E quella che cucina con il grembiule a fiori è mia pure lei.
E' la mia nonna.
E questa è la mia infanzia e me la devo godere.
Che risvegliarsi a 38 anni....
è un attimo.
Sempre vostra,
voltata indietro,
verso un passato lontano
ma ancora molto nitido nella mia testa......
S.