Lei le guardava e soffriva.
Guardava i loro capelli morbidi tenuti fermi da vezzose mollettine ,
le gonne a pieghe e le scarpette lucide .
Guardava i suoi jeans e sue le dita sporche di pennarello e tempera.
Guardava il loro gruppetto e ,se da una parte le considerava antipatiche ,
d’altra parte avrebbe tanto voluto potersi avvicinare a loro.
Non poteva, sapeva che bambine come lei di quei gruppi non avrebbero mai fatto parte.
“ Perché per loro è così semplice?
Perché è semplice rimanere simpatici, farsi degli amici , dire la cosa giusta , vivere senza il terrore del giudizio altrui?"
"Perché per me è così complicato? Perché quando la maestra mi chiama per farmi una domanda io mi sento morire anche se so la risposta? "
Da sempre si sentiva diversa, complicata ,
con i suoi pennarelli e il suo album.
con i suoi pennarelli e il suo album.
Con i suoi libro di racconti .
Con le risatine dietro le spalle.
Ancora oggi , dopo più di 30 anni un episodio di quegli anni le bruciava dentro e ancora oggi ripensarci la feriva.
Sabato pomeriggio;
per lei un sabato qualunque, per le altre il sabato del compleanno di “Roberta”. Una delle bimbe bionde.
La bimba bionda per eccellenza.
Compleanno della cui lista di invitati lei non faceva parte.
Ma intorno alle 16:00 uno squillo del telefono .
Abbandonato il suo blocco da disegno aveva risposto ad una Roberta, che , bella pimpante che la invitava alla sua festa di compleanno.
Se fosse stata più forte avrebbe rifiutato, non si sarebbe sottoposta a quell'umiliazione , ma la voglia di far parte di qualcosa, di essere accettata aveva vinto sul buon senso.
Aveva supplicato sua mamma di accompagnarla alla festa , non prima di aver provveduto ad acquistare un regalo di compleanno per la festeggiata.
Aveva supplicato sua mamma di accompagnarla alla festa , non prima di aver provveduto ad acquistare un regalo di compleanno per la festeggiata.
Solo dopo aveva saputo che Roberta l'aveva chiamata solo perché mancava una persona per fare un gioco di gruppo.
Quanta cattiveria e poca considerazione degli altrui sentimenti in quella telefonata.
In fondo lei non aveva niente che non andava,
era sempre stata così,
diversa solo perché amava cose diverse,
diversa perché non riusciva facilmente a fare amicizia,
diversa perché stava bene per conto suo con il suo cane,
diversa per colpa di quella timidezza,
mascherata con gli anni dall’aggressività, dall’arroganza, dall’ironia .
era sempre stata così,
diversa solo perché amava cose diverse,
diversa perché non riusciva facilmente a fare amicizia,
diversa perché stava bene per conto suo con il suo cane,
diversa per colpa di quella timidezza,
mascherata con gli anni dall’aggressività, dall’arroganza, dall’ironia .
Ancora adesso , a 30 anni , sfuggiva a quel format di normalità “invocato da molte amiche e colleghe” , aveva finito per farsene quasi un vanto;
la ragazza grintosa, razionale , un pò isterica ma forte in ogni situazione, fingeva di essere così e si sfogava con i pochi che avevano rotto la sua barriera ,
che avevano guardato oltre la maschera ,
quella stessa maschera che lei stessa si era cucita addosso.
la ragazza grintosa, razionale , un pò isterica ma forte in ogni situazione, fingeva di essere così e si sfogava con i pochi che avevano rotto la sua barriera ,
che avevano guardato oltre la maschera ,
quella stessa maschera che lei stessa si era cucita addosso.
Ma l'essenza di lei era da sempre altrove,
era nei suo quadri,
nei disegni che faceva la notte ,
nei fiumi di parole che imbrattavano i suoi diari ,
nei dolci che preparava per le persone a cui voleva bene ,
nei biglietti che scriveva per natale o per il compleanno alle amiche vere.
Nascosta tra le sue cose e nell’affetto delle persone era davvero se stessa.
Non era diversa,
Non era complicata,
Era semplice.
Bastava saperla leggere,
Bastava saperla capire .
Bastava solo farla sentire sicura .
davvero bello :)
RispondiEliminabenvenuta nel writing
Grazie dell'incoraggiamento e del benvenuta... sono stata forse un po' banale... ma mi applicherò sicuramente per migliorarmi, l'avere il "compito settimanale " da consegnare mi da una motivazione fortissima!
RispondiEliminaMi piace assai, sul serio! :)
RispondiEliminaBen fatto!!
Grazieeee!Mi fa davvero piacere che sia piaciuto!!
RispondiEliminaComplimenti Civetta....davvero!
RispondiEliminache bello!anche il tuo è rievocativo a quanto vedo..niente l'adolescenza non vuole finire..hahahah
RispondiEliminaTroppo gentili!!Grazie grazie Grazie..
RispondiElimina@k: benvenuto nel nuovo blog!
@Busshin : Grazie e benvenuta! Che dire, anche io resto attaccata con le unghie all'adolescenza ( anche se ho 36 anni!!!) :-(
Mi ci rivedo anch'io ...
RispondiEliminaBaci bravissima ;-)