martedì 31 gennaio 2012

Similitudini....


il mio meraviglioso giubbotto aromatizzato alla Tempura
Metti che venerdì pomeriggioti compri un giubbotto MERAVIGLIOSO che non ti potevi  permettere di camoscio CHIARO, così delicato che lo dovresti indossare solo per andare dal bagno di casa tua alla cucina.

Metti che eroicamente lo indossi la sera stessa per andare a mangiare in un ristorante Giapponese mai provato.
Metti che varchi la soglia del ristorante e vieni assalita dal puzzo di fritto e un pensieiro si fa subito strada nella tua testa :" Oddio! Il giubbotto nuovo! Appena esco di qui sembrerò una che lavora in una friggitoria!"
Metti che la sorte ti viene in aiuto sotto- forma di armadio chiuso dove i clienti possono appendere i loro giubbotti.
Metti che l'armadio dei giubbotti è pieno come la piscina comunale il 15 agosto alle 15:00 . 
Metti che nell'armadio in un angolo c'è un deodorante che puzza di lavanda stantia ma sempre meglio del fritto! 
Metti che SPOSTI DI VIOLENZA tutti gli altri giubbotti e avvicini il tuo al deodorante . 
Metti che passi tutta la cena a controllare ad intervalli REGOLARI il posizionamento del tuo giubbotto. 
Sia mai che qualche altro cliente abbia spostato il tuo giubbotto a favore del suo.

Conclusioni :
In quel momento mi son sentita tanto  
LA BRUNA DI BENVENUTI IN CASA CON LE SUE VOLPI BIANCHE....
l'avete presete? 
No ? Peccato.. vi consiglio di riguardare il film... 


Sempre vostra e con un giubbotto nuovo che puzza di tempura.....

S. 



Il compito in bianco




Fotosintesi

Quel titolo maledetto le lampeggiava davanti agli occhi e una sensazione di gelo alla spina dorsale iniziava a diffondersi prepotentemente in lei.
Lo rilesse , una , due , tre volte ma niente.
Era sempre lì che la guardava.
Le sembrava di sentire le parole di suo babbo la sera prima : “Ripassa tutto il programma! Non solo le ultime cose! “
Ma niente, lei era stata cocciuta come sempre.
Si era detta “ Ma figuriamoci se il prof. nel compito di fine anno tira fuori cose dette all’inizio dell’anno o addirittura gli anni passati?” .
Era sicura.
Adesso che guardava il titolo della tesina però quella sicurezza era andata a farsi benedire.
Si maledisse con tutte le sue forze per non  aver ripassato tutto il programma , ma era inutile , ormai era tardi.
La fortuna sulla quale aveva sempre contato molto, , sua fedele compagna nei compiti in classe e nelle interrogazioni , quella mattina l’aveva abbandonata.
Il vecchio professor Barlozzetti aveva tirato fuori dal cilindro , chissà magari proprio per aiutare i suoi alunni un argomento spiegato all’inizio della seconda media e lei adesso, di fronte alla verifica finale ,che precedeva il temuto esame di terza  ,non sapeva proprio come fare.

Ricordava qualcosa , qualcosa su quella dannata fotosintesi clorofilliana ma non da farci una ricerca così, su due piedi, senza testi alla mano, senza computer per andare a spulciare Wikipedia senza nulla di nulla se non la sua memoria.
Azzerata.
Un buco nero immenso.
Ma chi ci pensava che alla verifica di terza media avrebbero tirato fuori la Fotosintesi clorofilliana??? L’avevano fatta all’inizio della seconda media e le era sempre sembrata una cosa così banale, così ovvia , una delle cose che sanno tutti e quindi non l’aveva ripassata nemmeno un po’ e adesso il terrore si stava impossessando di lei.
Copiare?
Impossibile.
I banchi erano molto distanziati tra di loro e nei suoi preziosi foglietti nascosti sotto la maglietta , non c’era nulla di nulla sull’argomento.
Le stavano per scendere le lacrime.
Non voleva rassegnarsi ma non vedeva alternative:

Pensava ai suoi genitori, a come sarebbero rimasti delusi da un votaccio .
Pensava al suo passato scolastico così brillante.
Inutile , non riusciva a ricordare nulla sull'argomento nonostante cercasse nella sua memoria cercasse disperatamente la scatolina giusta …
Ma la scatolina della fotosintesi non c'era .

“Ok partiamo dalle cose semplici.”, si disse.

“La fotosintesi clorofilliana..….”
“Dicesi Fotosintesi…”
Si sentiva come Fantozzi, sprofondata nella sua seggiola di legno , con davanti un foglio bianco dove scriveva una parola e l’istante dopo la cancellava.

“La fotosintesi clorofilliana è quella cosa che fanno le piante per crescere forti….cioè si “pigliano” il sole lo trasformano e diventano più forti….”

In sintesi quella era la fotosintesi clorofilliana… ma non è che poteva fare una tesina scrivendo quelle due righe e in quella forma per giunta,ma era oltremodo vero che non si ricordava altro.
Per un attimo le venne anche in mente un confronto azzardato tra il genere umano e le piante , anche noi con la luce del sole siamo più energici, più attivi, più belle persino, per le piante è lo stesso , solo che loro traggono i benefici del sole con questo processo della fotosintesi , loro trasformano la luce del sole tutto quello di cui hanno bisogno …
Ma per favore! Non poteva certo scrivere una cosa del genere in un compito di scienze! Appallottolò il foglio e lo scagliò prepotentemente per terra.

Grosse lacrime le riempirono gli occhi e le rotolarono sulle sue guance di 13enne.
Inutile combattere una battaglia che non poteva vincere.
Le sarebbe servito da lezione.
Non si sarebbe più affidata solo alla fortuna , e , appena tornata a casa si sarebbe messa subito a studiarsi la maledetta fotosintesi e con lei tutto il programma di scienze di prima ,seconda e terza media.
All’esame finale ( ma mi ammetteranno con una verifica in bianco??? Pensò.. ma scaccio subito questo pensiero…) sarò preparata SU TUTTO!

Si rassegnò .
Trovò il coraggio di alzarsi dal banco e si incamminò verso la cattedra con 20 occhi che la guardavano e consegnò il compito così.
Il primo compito in bianco della sua vita. 


S. 

venerdì 27 gennaio 2012

27/01/1945

Nel 27/01/1945 Auschwitz veniva liberata .
Oggi 27/01/2012 , 67 anni dopo, putroppo non abbiamo imparato nulla.

Mi sono domandata se era il caso di scrivere due righe sul giorno della memoria.
Non volevo cadere nella retorica ma non sono riuscita ad ignorare questa data.
Non ci sono riuscita perché purtroppo , tutto l’orrore di cui l’essere umano è stato capace 67 anni orsono è ancora vivo in tanta gente e quel che è più grave viene negato e messo in dubbio .
 

Le vicende di razzismo degli ultimi tempi proprio nella mia Firenze , la nascita di gruppi estremisti su vari social network, l’incitazione alla violenza ci fanno capire che davvero non abbiamo imparato niente , ed è questo che mi fa male.
 

Leggevo negli ultimi giorni alcuni brani sul web di  personalità geniali , impegnate da anni a screditare la veridicità del diario di Anna Frank , 
e mentre leggevo mi chiedevo :
MA A CHE SCOPO?


giovedì 26 gennaio 2012

PIZZA VIVA

Da non confondere con VIVA LA PIZZA

L’altra sera , poiché fortemente stressata e in cerca di conferme culinarie ho deciso di fare la pizza .
Era la mia prima volta.
Non appena preparato l’impasto con le mie sante manine ero parecchio orgogliosa di me ,mi era venuta una bella palla di pasta che ho diligentemente messo a lievitare per un paio d’ore.
Dopo le due ore, l’ho recuperata ed era diventata una palla mostruosa .



Li la verità mi ha colpito come una mazzata al petto.
Per l’ennesima volta avevo cannato clamorosamente  le dosi (NOVA!) ,
per dire, con la palla di pasta che ho fatto ci potevano mangiare comodamente 8 persone obese e noi eravamo due..
Ma chi ci bada…
Mi sono armata di matterello ( che immagine vintage , io con il grembiulino e il mattarello.. mia nonna sarebbe orgogliosa di me! ) e ho iniziato a stenderla.
In quel momento ho scoperto una cosa . 


LA PASTA PER LA PIZZA E’ VIVA E FA ALLEGRAMENTE I FATTI SUOI.

Cioè, io l’ho stesa con tanto amore , ho fatto questo rettangolone bello sottile che copriva ampiamente i bordi della teglia da forno…
Mi son voltata due minuti e il mio teglione di pizza si era inspiegabilmente ritirato dimezzando la sua dimensione!
Ho provato a ristenderla e ha fatto la stessa cosa.
Io mi voltavo, lei mi faceva il gesto dell’ombrello e dimezzava la sua dimensione.
Ho invocato il maligno più volte ma dopo almeno dieci tentativi FALLIMENTARI mi son rassegnata e ho fatto sta pizza “alta 4 cm” di dimensione ridotte che ho “spacciato per  PIZZA VERACE NAPOLETANA” ,
sostenendo con un certo coraggio che a me piace la pizza alta… 

quando in realtà al ristorante se è più alta di 4mm non la mangio…
Ma vabbè.. necessità fa virtù.

Non dispero.
IO CE LA FARO’,CE LA FARO’ CE LA FARO’!!!!!


Mi rivolgo adesso a VOI, cuoche provette …..


Perché la MIA pasta della pizza fa gli affari suoi e non piega ai miei voleri???

Coppa Bianca -Il piacere che ti manca

 Questo post partecipa all'iniziativa vecchi tempi del circolo vizioso 




Dopo la musica e le figurine oggi vi delizio di un ricordo alimentare, ( anche se la merenda era ben presente anche nei post precedenti relativametne a questa iniziativa! ) . 
E dunque...

Ho 7/8 anni, l'apparecchio ai denti le gambette corte e i capelli lunghissimi . Sono le 16:30 e finalmente suona la campanella , si " fa cartella" e si esce da scuola.
Ad attendermi fuori nel piazzale della scuola elementare Don Milani , trovo il mio cane Yuri ( che io chiamavo Ruro) e la mia nonna Maria .
Piccola passeggiata verso casa , le mie gambette che vanno veloci, il mio pastorone tedesco che mi cammina accanto . 
Non vedo l'ora di essere sul divano con BIM-BUM-BAM in tv e sopratutto con lei in mano. 

LEI. 




Il mio mito alimentare . 
La mitica, unica e sola :
COPPA BIANCA (Il piacere che ti manca diceva la pubblicità!) .
Non ho trovato un immagine migliore ,
ma ho trovato la pubblicità a questo LINK .
Ma non è l'immagine che è importante, 
importante era la mia tecnica per mangiarla.
AD ONOR DEL VERO OGNUNO AVEVA LA PROPRIA........

di sotto vi racconto la mia : 
Prima fase: togliere il coperchio e leccare energicamente la panna rimasta attaccata al medesimo.
Seconda fase: con il cucchiaino iniziare a mangiare la cioccolata stando ben attenti a non mangiare la PANNA .
Terza fase: lasciare micro-dose di cioccolata in fondo alla coppetta e amalgamare appena con la panna.( attenzione che questo passaggio è DELICATISSIMO! Se resta troppa cioccolata il risultato della quarta fase è irrimediabilmente compromesso! )
Quarta fase: mangiare la panna "leggermente "al cioccolato , 
per me il MAGIC -MOMENT per eccellenza...
Quinta fase: Supplicare la nonna per avere una seconda coppetta... 
La quinta fase non andava mai a buon fine...

In seguito fece capolino nei supermercati la "Coppa Malù",ancora oggi tristemete famosa , gli intenditori si dilettavano nel confrontare i due prodotti , decantando pregi e difetti dell'uno e dell'altro.
Putroppo la coppa bianca ebbe una vita di enorme successo ma piuttosto breve poichè la coppa Malù prese il sopravvento negli scaffali dei supermecati , ma non nel mio cuore, dove la  coppa bianca è ancora ai primi posti. 
Si contende il podio di mio "alimento preferito infantile"  insieme a sottilette , maionese e merende artigianali quali pane burro e zucchero o pane burro e zucchero, 
alimenti per i quali le mie cosce pagano ancora disastrose le conseguenze...... 

Ma come sapete , questa

è un 'altra storia...



p.s. Quando a modalità operative "inusuali" per mangiare schifezze infantili prima o poi troverò il coraggio di raccontarvi la mia tecnica per mangiare il tegolino... ci mettevo un tempo che variva da un minimo di 15  minuti alla mezzora c/a....


social network

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...