martedì 26 marzo 2013

la vita è fatta a scale...



Chi le scende..
Chi le sale...
chi le ruzzola...


Non siate ovvi. 
io faccio parte della terza categoria. 
La più rara e quindi degna di rispetto.  
 
Dunque...  
 

Sapete vero che cado dalle scale con una certa facilita?
Si , ricordo di avervelo detto in più occasioni…

Forse non vi avevo detto che , 
nella nuova casa la scala non era provvista di corrimano.

Era dannatamente figa senza corrimano.


Io e lui ne eravamo certi.

Tutti quelli che ci facevano visita ci dicevano con voce sdegnata :

“ Ma non lo mettete il corrimano??? “

E noi rispondevamo con sufficienza.. 

“No.. ci piace così… 
ce l’abbiamo il corrimano, è giù in garage …
ma non lo mettiamo , ci piace così”.


Poi io sono caduta una prima volta.
Facendomi un male terribile alla schiena.
Ma ho ignorato quella vocina dentro di e  che diceva

 “ Silvia, te non sei in grado di gestire una scala senza corrimano”

Poi sono caduta una seconda volta.
E ho dato la colpa ai calzini scivolosi e al mio muovermi di fretta.

Come dico sempre a lui , 
non sono distratta , sono estremamente veloce …  
per questo inciampo.

Poi sabato sera sono caduta una terza volta .
Mi ha raccolto lui.

Ieri sera sono tornata a casa dal lavoro.
Ho trovato la scala così. 


Ha democraticamente deciso che il corrimano " FORSE" mi era necessario. 

Lo capisco... 
avere una fidanzata coperta di lividi alla lunga può diventare sgradevole.....


Sempre vostra....
con il corrimano....


S.


lunedì 25 marzo 2013

Di amici , di ferite e di sfiga…




Sono sopravvissuta.


Non era scontato.

Lo so.

Ma andiamo per ordine e rispondetemi a questa domanda: 
 

"Come vi sentireste se aveste organizzato una cena per venti amici per sabato sera 
e il lunedì vi si fosse rotto il forno?


Ecco…

Io lunedì sera ero sull’orlo del collasso nervoso ma fiduciosa;

mancavano 5 giorni e il tecnico veniva il matedì , quindi avrebbe risolto.

Peccato che spesso i sogni non battano pari con la realtà.

Il martedì il tecnico pareva aver risolto.

Il martedì sera gettavo via una teglia di muffin crudi .
Il mercoledì il tecnico era nuovamente a casa mia a controllare il forno maledetto
SENTENZA: 
Il termostato è da cambiare. 
Ok , cambiamo lo stronzo termostato.  

Il giovedì mattina cambiava il termostato e , 
il giovedì sera io gettavo via una nuova teglia di muffin crudi.


OTTIMO.

Il venerdì sera ho tentato comunque di fare il chees cake con il forno precario .

Nel prepararlo mi si è rovesciato mezzo kg di panna montata in terra.

L’ho gettata via e ho pulito ben bene il pavimento senza darla vinta allo iettatore che mi gufava contro.

Dopo aver lucidato il pavimento e tolto la panna montata mi son diretta verso il frigo per prendere la nuova confeziona di panna da montare.

Son scivolata e mi son distrutta un gomito ….

Dimenticavo… 
per cuocere il dolce ci ho messo tre ore con quel forno approssimativo.

Era brutto a vedersi e un po’ afflosciato ma pareva cotto.

BISOGNA SAPERSI ACCONTENTARE.
La marmellata avrebbe coperto le imperfezioni ( o almeno , io lo speravo un casino) .



Non mi son voluta perdere d’animo.

Perché ….

Ebbene si.

AVEVO UN PIANO B.


Bisogna sempre avere un piano B quando gli iettatori ti gufano contro.

Avrei cotto le lasagne nel forno della mia amica al piano di sotto,

come dolce di emergenza avrei fatto un tiramisù gigantesco e ,

al posto dei muffin salati da cuocere in forno avrei ripiegato con un panettone salato da cuocere nella macchina del pane.

( che negli ultimi mesi ha sempre funzionato DA DIO).



Sabato mattina

Alle ore 8:00 schizzavo fuori dal letto come una fetta di pane tostato esce dal tostapane,

azionavo la macchina del pane e mi mettevo a preparare le lasagne.

Tutto pareva procedere per il meglio.

Non mi ero ferita nemmeno una volta,

la grattugia infernale ERNESTO era stata domata e non aveva affettato nessuna delle mie dita ,il pane era allegramente in cottura nella macchina del pane.



In quel momento ho commesso UN ERRORE MADORNALE. 

Mi son rilassata e mi son detta: 
 

“Hai visto ???Brutto iettatore che mi stai gufando contro???

 Io che son positiva ti vado in tasca e riesco brillantemente a risolvere tutto!

Anche senza il forno maledetto che tu hai voluto rompermi!!! “




MA NON BISOGNA MAI RILASSARSI…..



Tornata vittoriosa da casa della mia amica con le due teglie di lasagne cotte ho controllato il pane che doveva esser cotto e bello gonfio…



Ma la macchina del pane, inspiegabilmente non ha funzionato.

Il pane sembrava una frittata.



Ho invocato il maligno più e più volte  , ho tentato di non uccidermi buttandomi dal terzo piano e ho assaggiato il pane frittata.

Mi si è piantato nello stomaco come un ‘incudine.


Ma non mi son data per vinta e ho messo in atto il piano C.


Ho spedito:

- il santo a comprare baguette e crostino pronto al supermercato.
 - Madre dal gastronomo di fiducia a prendere prosciutto crudo e stracchino a go-go da mangiare con pane fresco.






Nel frattempo io sfidavo le leggi della sfiga e PROVAVO DI NUOVO A FARE IL PANE nella macchina del pane.

Versione alle noci.

 Che ve lo dico a fare?

Non è lievitato.

 Non solo…. Nel toglierlo dalla teglia in modo , confesso , un pelino nervoso mi sono bruciata entrambe le braccia.

Si entrambe.

Cosa avete da ridere?

Io sono una che le cose , o le fa per bene o nulla…





Alle 19:00, nonostante tutto ero riuscita a comporre un menù “ accettabile” .


Che dire…

Gli amici hanno mangiato… 
hanno bevuto e , 
ad oggi son tutti sani … quindi non li ho avvelenati.
E questa è la cosa più importante.

Per concludere degnamente , 
quella che comunque è stata una bella serata, 

prima di andare a dormire ho pensato di cadere dalle scale ,
e durante la notte sono stata stroncata da dolori tipo parto .


Ringrazio dal più profondo del mio cuore il ciclo che arriva sempre nel momento giusto…




Come dite?

Se ho mangiato troppo durante la serata?

No…  

Io principalmente ho bevuto.

Bevuto e  brindato a quello stronzo/a che mi ha gufato contro affinchè le cose mi andassero male.








Non so chi sia… ma gli auguro tutto bene il del mondo.

Almeno potrà concentrasi sulla sua vita e smetterla di rompere le palle a me.




Sempre vostra,
ferita, bruciata ma.... con tutte e dieci le dita, tanti amici che adoro 
e uno iettatore TUTTO PER ME... 

S. 


P.S. 
Ho fatto fuori un'altra pianta...dopo la Gerbera anche cineraria se n'è andata.  
Ma con un nome del genere era prevedibile che diventasse cenere in tempo record... 
ora mi manca l'azalea e ho fatto fori tutte le piante di casa....
 
 


venerdì 22 marzo 2013

Silvia dieci dita....

Brevissima comunicazione di servizio a tutti i miei adorati visitatori...

Come ben sapete ,
sono solita a ferirmi con i più banali oggetti da cucina ,
ruzzolo dalle scale con estrema facilità ,
mi ferisco anche solo aprendo una porta ,
o passando vicino al forno ( ieri per sentire se era caldo ho toccato la teglia al suo interno... SI... ERA CALDO... Parecchio caldo... ) , 
mi sveglio con ferite e lividi e non ricordo mai dove ho sbattuto....

Ecco...
Queste cose le faccio nelle normali operazioni di vita quotidiana a due. 

Sabato devo preparare una cena di inaugurazione della casa per 15 persone :
se ne deduce che , 
utilizzerò i più infernali oggetti di tortura da cucina , 
salirò e scenderò le scale un milione di volte,
avrò per le mani Miracle Blade, Mezzelune e l'infernale ERNESTO ....

E quindi nulla... vi volevo salutare...

Ci sta che questa sia l'ultima volta che scrivo sulla tastiera con tutte e dieci le dita. 

Buon week a tutti e perdonate la latitanza blogghesca dell'ultimo periodo...

Sono nel tunnel del lavoro e un mi riesce di uscirne.

Sempre vostra e  con tutte e dieci le dita ( Per ora... )





S. dieci dita... 



Fonte immagine : http://www.rispostafacile.it/come-interpretare-la-salute-dalle-mani
 
 


giovedì 14 marzo 2013

...ho fatto fori la gerbera

Dicevo nel titolo... 
che ho fatto fori la Gerbera. 

L'istinto suicida che si scatena nelle piante quando sono  in mia compagnia ha colpito di nuovo .

Che poi secondo me , con un nome così un pò se lo meritava....

- GERBERA - 

Non è un nome carino... diciamocelo.
 
L'ho comprata all'Ikea tre settimane fa.
Solo perchè era rosa e avevo un vasetto verde acido in cui sarebbe stata benissimo.

Già nella foto a lato iniziava a dare segni di cedimento.. ( vedi foglie cadenti..) ,
nei giorni successivi alla foto ha mutato la colorazione dei petali dei fiori. 
Da rosa fuxia son diventati rosa cipria. 
Poi rosa pallidino , infine grigiastri. 
Ieri sera l'ho osservata e i petali erano erano caduti tutti. 
L'ho messa in terrazza perchè sul tavolo era diventata indecente e mi " feriva lo sguardo". 
 
Stamani ho appreso che ormai ci ha lasciato. 

Me ne farò una ragione. 

Che ci posso fare? 
Non ho il pollice verde. Ho il migliolo assassino io. 
Ogni pianta , in mano a me dopo 7 giorni schiatta. 

Ora dovrò caricare la gerbera in macchina e portarla alla casa di cura . 
Madre riuscirà a rimetterla in forma. 
Ci riesce sempre. 
Quando ha riportato le mie piante secche all'antico vigore me le rende .
E io...
le uccido di nuovo. 
Riesco ad uccidere anche le piante grasse , e , con una certa facilità anche. 

SON DONI. 

Che magari la sera prima il cactus sembra vivo , vegeto e arzillo e la mattina dopo...
ZAC. 
Schiatta. 
Li trovo così.. o secchi o marci. 

 
Nella vita non si può saper far tutto....


E voi? 

Come vi trovate con le piante? 
Anzi.. come si trovano le piante con voi?
 


Sempre vostra, e con il migliolo assassino...

S.

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