martedì 24 luglio 2012

le finte bionde...


Ho passato la maggior della mia vita da finta bionda.
Ho tinto la chioma per la prima volta a 14 anni.
Ho continuato ossessivamente a tingerla fino a 30 anni circa.

A testimonianza di quanto sopra, 
ho delle foto e , come se non fosse sufficiente , alcune amiche hanno memorizzato il mio numero di tel. sul proprio cellulare , 
affibbiandomi il nomigliolo di :  “ SILVIA BIONDA”.

Ho deciso di tornare al castano , 
colore donatomi da madre natura da circa 6 anni.
Sono esattamente l'esempio perfetto della persona che fa tutto al contrario.
Ho tinto di biondo/quasi bianco i capelli quando potevo lasciarli di un bel castano lucente.

Quando hanno iniziato a diventare bianchi , 
e magari un bel po’ di biondo platino avrebbe aiutato a mostrare meno la chioma invecchiata.......
Ecco io che son brillante,
ho deciso di tornare del mio colore naturale… 
ossia il castano con tracce di maturità, aimè, sempre più evidenti.

Con questo trucchetto OSEREI DIRE GENIALE
non ho mai smesso in 37 anni di pagare il colore al parrucchiere.
Nelle spese è sempre bene avere una certa continuità , 
è appunto grazie alla mia continuità che il mio parrucchiere gira con la X5.

In merito a questa cosa del BIONDO volevo condividere con voi,
(che siate ancora finte bionde o che , come me abbiate abbandonato la tinta platino per passare al rassicurante castano ), un pensiero sugli strumenti di tortura usati dai parrucchieri anni 80/90 per fare quelli che definivano colpi di sole.

Vo lo ricordate come li facevano i colpi di sole prima dell’avvento delle cartine di stagnola???

Non so voi, ma le mie tempie ricordano ancora, 
come fosse accaduto ieri la cuffia in plastica bucherellata da cui i capelli , venivano estratti di violenza  con una specie di uncinetto in ferro….
I capelli che resistevano al tiraggio e non si strappavano in mille pezzi, potevano essere tinti con il decolorante... 


Raccontata così sembra che parli di uno strumento di tortura del medioevo…
e infatti, il dolore era simile.
Io spesso ho pianto confesso. 
Lacrimavo come un vitello ma la voglia di esser bionda era più forte.
Il bello , è che costava pure una follia farsi torturare a questo modo! 

Lacio dunque oggi un appello ai parruchieri: 
Tutte le donne che hanno affrontato l’odioso strumento di tortura ,
cuffia in lattice e uncinetto , hano diritto ad un premio… 
che so , una maschera ristrutturante per capelli,
o un taglio l’anno omaggio.

Non ho mai trovato niente che distruggesse i capelli come il mix cuffia+uncino+ colore per ossigenare i capelli….
ma son qui , tutta orecchie per ascoltare le vostre storie... 
magari voi avete di peggio! 
Me lo raccontate????


E per concludere...

Chi l’ha detto che le finte bionde non valgano nulla? 
Son ma tenaci e resistenti al dolore!

Almeno quelle nate negli anni 70! 

Sempre vostra, e con i capelli tinti da sempre........


S. 


lunedì 23 luglio 2012

tanti baci salati

Me le ricordo in modo nitido eppure son passati 30 anni....

Le ho davanti agli occhi le vacanze che duravano un mese intero, 
il mese di agosto. 
Ricordo la mia Firenze che si svuotava e i negozi che rimanevano chiusi tutto il mese. 
Ricordo i cartelli colorati attaccati alle saracinesce delle botteghe con su la scritta "Agosto - Chiuso per ferie". 
 
Chiudevano tante ditte, tante fabbriche ,tanti bar e tanti negozietti di quartiere, passavano meno tram e i negozi che rimanevano aperti facevano l'orario estivo e restavano aperti solo la mattina. 

Mi ricordo che i miei genitori mi portavano SEMPRE un mese al mare. 

"La bambina ha bisogno di mare....
ha la sinusite, 
il setto nasale deviato, 
le fa tanto bene l'aria di mare!"

E allora via, 
si partiva alla volta di Viareggio , e come una brava famigliola fantozziana stipavamo la macchhina di tutto il necessario per le vacanze. 

Il Televisore e il ventilatore ,
le tre grazielle ripiegate nel bagagliaio,
le immense borse frigorifero,
i libri dei compiti per le vacanze estive per me e 
le racchette da tennis per il mio babbo , 
i romanzi d'amore per la mia mamma 
e le mille barbie secchielli e palette per me. 

Si partiva e si stava al mare tutto il mese,
si salutava l'amica del cuore fra baci e abbracci e finalmente iniziava il periodo delle agognate vacanze. 

Mi ricordo i castelli di sabbia,
la mia mamma che mi faceva la treccia ,
avevo i capelli lunghissimi e se non me li legava la sera mi trovavo piena di nodi.( COME ADESSO !)
Mi ricordo la mia ciambella celeste con le anatrine gialle 
e l'odiosa cuffia di plastica per proteggere i capelli.

Ma sopratuto mi ricordo una cosa , 
ormai desueta che accompagnava le mie serate ....
LE CARTOLINE.... 
Sceglierle, comprarle , comprare i francobolli e sopratutto scriverle! 

Trovare la frase giusta per ogni amica e per ogni parente, 
recuperare tutti gli indirizzi prima di partire e ,
quando tornavi a casa aprire speranzosa la cassetta della posta e trovare le numerose cartoline che amici e parenti ti avevano scritto durante le loro vacanze. 
Leggerei i pensieri , 
magari contorti di qualche amica che raccontava con due frasi esperienze che non vedeva l'ora di raccontarti a voce! 
O ancora le orrende frasi standard che scrivevano le persone dotate di poca fantasia o che , magari, non ti erano così amiche e allora si limitavano ad uno scontato "Tanti saluti dal mare" o peggio "Tanti baci salati"

Chi di voi non ha una cartolina con su scritto tanti baci salati alzi la mano! 

Adesso la cartolina è morta....
adesso c'è la posta elettronica e i più la controllano dal telefono
c'è Fb, 
ci sono gli altri mille social network, 
ci sono gli sms , i cellulari e si è raggiungibili sempre....

Si torna dalle vacanze e gli sfortunati rimasti in città già sanno quel che hai fatto.
O li hai sentiti, o vi siete scritti mille sms  o hanno visto le foto su Facebook.
Non devi raccontare nulla , 
quel che hai fatto è arrivato prima di te.
Che la cartolina è morta e sepolta ne ho avuto la prova schiacciante tempo fà. 
Facevo i compiti con la mia nipote settenne. 
C'era un esercizio nel libro di italiano , 
lei avrebbe dovuto scrivere una cartolina ad una sua amica. 
Mi ha guardato con il dubbio negli occhi e mi ha chiesto : 

"Zia ma cos'è una cartolina?" 
e io serenamente ho risposto: 
" E' una piccola letterina che mandi ad una tua amica per salutarla,le scrivi mentre sei in vacanza e le racconti cosa stai facendo al mare! "  
lei , piena di stupore mi ha sorriso e mi ha detto :
 " Ma non gli posso telefonare con il cellulare della  mamma per raccontarle cosa sto facendo?"

Quanto avrei voluto dirle che non è la stessa cosa e che , 
nonostante la mia frenetica vita "social" 
...la cartolina vintage mi manca tanto...

Oggi ne accetterei anche una con su scritto 

"tanti baci salati".....


Sempre vostra e , con l'anima vintage...

S. 


giovedì 19 luglio 2012

Safari dentro la mia testa....

Cito Lorenzo nel titolo perché ben si accompagna al mio stato d'animo. 
Strani pensieri , felici per un verso malinconici per un altro. 
Mi sento come se una fase si stesse chiudendo , e ne son felice, tanto l'ho voluto, pensavo di dover aspettare anni e invece ci siamo già, siamo già arrivati a fare i conti con il cambiamento . Cambiamento che tanto mi affascina e allo stesso modo tanto mi spaventa. 
Sono una finta avventurosa, alla fine la tranquillità e l'avere le mie cose al posto giusto, ordinate e organizzate nella mensolina mi fa stare tranquilla, mi aiuta a tenere in ordine il casino che dentro di me da sempre regna sovrano. 
Sono un'irrequieta dentro organizzata e ordinata fuori. 
Ho bisogno di avere le cose a posto e adesso mi avvio verso periodi oltremodo caotici. 
Li saprò affrontare? immagino di si , ma davanti a me vedo momenti di sclero assoluto e di grandi, grandissime crisi di nervi , a me tanto familiari.... 
Come andrà , cosa deve andare dite? Non ne parlo , son scaramantica io , ma ne parlerò sicuramente quando le cose avranno preso la piega , non giusta , ma la mia.  

Rifletto sull'imprevedibilità delle cose ... 
Su quello che pensavo di me tre anni fa e su quello che penso adesso, 
su quanto sono la stessa persona e su quanto ho tradito i pensieri di quella persona. 
Non troppo in definitiva, almeno credo, sono sempre la solita cogliona a tratti arrogante e acida che ero prima. 
Mi dicono in tanti che sono cambiata, che sono più calma ma non e' vero. 
Ho solo imparato a gestirmi meglio, sto imparando a tenere la bestia dentro di me e a farla uscire solo di rado. 
Chissà se e' un bene. 
La gente che ho intorno dice di si , quindi immagino che abbiano ragione , 
ma i conflitti, le paure, le paranoie , quella cavolo di malinconia che non mi abbandona mai son sempre qui , a farla da padroni e a governare il mio inquieto modo di essere. 

Sono poco razionale , vivo tutto di pancia e mi sforzo di mostrarmi razionale.
Oggi mi riesce di meno. 
Chissà come dovrei sentirmi. Una parte di me , quella un pelo piu logica si sente bene, vede la parte buona di tutto questo, vede il positivo, i portoni che si apriranno. 
L'altra parte di me vede solo il piccolo portoncino che si chiude e lascia dentro un pezzo di me. 
Un bel pezzo di vita vissuta e di ricordi, tutti belli peraltro.
Cerco di non pensarci, cerco di vivere le cose come vengono e cerco di pensare a quel che ho davanti senza concentrarmi troppo su quel che lascio indietro. 
Poi le cose quando le ricordi son sempre meglio di come erano mentre le vivevi, 
chissà perché .... 
Parlo di ricordi meravigliosi mentre invece ci son stati anche momenti difficili , caotici, strappalacrime,chissà perché adesso non li ricordo, chissà perché penso solo a quanto di bello devo lasciare andare.... 
Ci sono persone abituate a certi cambiamenti , altre meno. 
Io faccio parte dei meno. 
Ci son cose che affronto benissimo , con la massima lucidità ,senza ripensamenti e senza incertezze. 
Altre mi spiazzano e mi rendono inquieta. 
E' un po' come dipingere... 
Alcuni colori li stendi benissimo , sai come rendere fluido lo scorrere del pennello, 
le sfumature nascono da sole senza sforzi e senza pasticciare con bianchi e neri che si sa,
il bianco e il nero sporcano le tele e non rendono mai granché... 
Altri colori invece la tua mano non li sa gestire, il viola , per esempio , 
per me e' sempre stato un colore difficile , il blu idem... 
Il rosso , il giallo , il verde invece mi son sempre stati amici, il pennello sapeva esattamente come gestirli, come inglobarli nella tela senza grande bisogno di aiuto da parte mia. 
Il pennello faceva da solo, io mi limitavo a sciacquarlo e inzupparlo di colore. 
Poi pero' quando riguardo oggi le rare tele dove il viola, il blu e altri colori meno amici la fanno da padroni sono soddisfatta ,
mi piacciono molto,forse solo perché ricordo la fatica fatta per farle venire come volevo?
Boh... Può darsi... 
Può darsi che questo paragone renda il giusto agli sfortunati che leggeranno, 
ma oggi e' una giornata così. 
Gli altri anni , nel giorno di oggi ricordavo Borsellino, oggi lo ricordo comunque , 
così come sorrido per la libertà di Rossella ma non riesco a concentrami solo su questi argomenti più sociali....
Mi spiace , oggi ho la testa piena zeppa di pensieri , 
che non e' una novità e non e' certo un male per me....ma son pensieri diversi. 
Son pensieri importanti. 
Davanti a me c'è un cambiamento di vita che non riesco a vedere solo dal lato pratico,
chi con razionalità lo vede solo da quel punto di vista ha tutta la mia ammirazione per certi versi, sicuramente vive le cose in modo più logico di me , 
che invece, purtroppo o per fortuna, vivo tutto di pancia. 

Niente altro da dire,rischio di diventare ripentiva e logorroica quindi mi fermo e aspetto. 
Aspetto di assimilare il cambiamento
aspetto di iniziare a percorrere questa nuova strada. 
Sarà una bella strada ne sono certa, sarà piena di sassi e di salite , ma si sa.... 

Se vuoi arrivare da qualche parte un po' di fatica la devi fare e quindi mi preparo.... 
Mi preparo a durare un po' di fatica , certa che,non me ne pentirò. 
Voi restate qui pero che avrò bisogno di supporto per affrontare i prossimi mesi. 
Restate qui e non vi preoccupate.... 
Sono paranoica di natura... 
Ma poi mi passa. 

S. 


P.s. E ora, vado a prendermi un caffè e a finire il mio libro... 
Sto finendo il gusto proibito dello zenzero, dietro consiglio di una cara amica, l'avete letto? Se non l'avete letto fatelo, i due protagonisti sono di una dolcezza incredibile..e vivono un periodo storico , non proprio facile...



martedì 17 luglio 2012

Pensieri dalla decima fila.....

Premetto di non essere brava a scrivere con l'ipad, ci metto il doppio del tempo, non trovo gli accenti e le virgole. 
La mia tastiera con i tasti stinti mi manca un po' ma portarsi il pc in spiaggia mi pareva un tantino eccessivo quindi mi affido alla tecnologia e tento la scrittura con il nuovo balocco marchiato mela. Se l'ipad mi crea perplessità la location mi va bene.
Scrivere dai tavolini del bar davanti al mare,con il mio caffè davanti e il sole sulle spalle mi fa tanto "sex&the city" (ora per favore,non mandatemi al diavolo perché sto scrivendo dalla spiaggia... Avrete tutto il mese di agosto per vendicarvi...
Mese di agosto che io passero' nella bollente Firenze mentre voi sarete al mare a frescheggiare.)  
Dunque dicevo... 
Sono al mare, con la copertura della tre che qui e' pessima e l'ipad che spesso non mi capisce e corregge a suo piacimento le mie parole, perdonate quindi eventuali frasi sconclusionate .
Dite che le scrivo comunque anche dal pc? 
E' vero...ma oggi ho una scusa valida! 
Dicevo.... Sono qui da 4 giorni. 
Mi sono portata dietro 4 libri e sto già finendo il terzo. 
Fate i vostri conti.... Fatti? Ecco lo so... Ne ho portati pochi. 
Il fatto e' che al mare non c'è nulla da fare , se poi una e' come me e si alza la mattina massimo alle otto , la giornata diventa oltremodo lunga.
Leggo, scrivo, disegno, prendo il sole e vado in bicicletta e ascolto le assurde conversazioni da spiaggia. 
Sono invecchiata , ne prendo atto, al mare dopo due giorni senza fare nulla mi annoio. 
Del mare quello che alla fine mi piace meno e' proprio il mare ,il tran tran sempre uguale della vita di mare. 
Alzati, mettiti il costume arriva in spiaggia, mettiti la crema ,stenditi sul lettino, fai un bagno ,asciugati ,fanne un altro e via. 
Come in loop. Sole-bagno-lettino-sole-bagno-lettino-sole-bagno-lettino.......
La condizione di uscita arriva quando ormai, cotti dal sole si arriva al momento dell'abbandono della spiaggia. 

Da quel momento in poi il mare lo adoro. 
Mi piace prendere la bicicletta per tornare verso casa con la sabbia ancora nelle infradito,
mi piace fermarmi in paese a prendere una granita seduta al tavolino mentre guardo la gente passare. 
Mi piace l'aria fresca della sera, quell'aria che sa di pini e d'estate, quell'aria che non ti si appiccica addosso ma che quasi ti accarezza. 
Mi piace camminare per la pineta e sentire lo scricchiolio degli aghi di pino sotto le infradito,
mi piace cercare i pinoli anche se odio schiacciarli.
Mi piace uscire di casa in bicicletta, comprare il giornale e leggerlo al bar, davanti al mare con il mio caffè macchiato.
Mi piacciono le guance abbronzate e i nei che mi spuntano sulle spalle quando prendo il sole,
mi piace da morire farmi la doccia dopo una giornata di mare, 
togliermi la salsedine di dosso e riempirmi di dopo sole. 
Mi piace sedermi in terrazza e sapere che non ho niente da fare,
leggermi un libro , rilassarmi , essere. 
Mi piace guardare il segno del costume , la prova che il sacrificio di cuocere al sole mi ha premiato. 
Mi piace potermi lasciare i capelli bagnati e farli asciugare all'aria , 
anche se dopo sembro un leone e la mattina mi sveglio con una chioma senza nessuna forma .... Mi piace gironzolare per i paesini guardare le bancherelle delle piene di sciocchezze che , 
in città mai comprerei e che invece, in vacanza mi sembrano irresistibili.
Mi piace prendere l'aperitivo al tramonto , in spiaggia , fumarmi una sigaretta e stare in pace , senza aver nulla da fare se non respirare l'odore del tramonto e del vino ghiacciato che mi trovo davanti . 
Tutto il resto mi piace meno. 
Mi piacciono poco che chiacchiere noiose d'ombrellone. 
Mi piace poco la signora dell'ombrellone accanto che vuole attaccare bottone e parlare di gossip o della nipote o di quanto sia faticoso crescere la nipote mentre la figlia e' in cita' a lavorare. 
Sarò asociale, ma veramente , non mi interessa. E ora odiatemi! 
Mi piacciono poco , ma mi fanno sorridere gli sguardi delle persone che frequentano lo stesso bagno da anni e ti studiano con occhio critico per sapere chi sei, cosa fai, quanto tempo starai e sopratutto quale ombrellone occupi. 
Se sei nelle ultime file sei di passaggio, sei destinato a stare massimo una settimana. 
Se sei nelle ultime file sicuramente e' il primo anno che ti fai vedere a quel bagno. 
Se sei nelle prime file, ed e' il primo anno che vieni , occupi il posto di tizio o di caio, che magari quest'anno non vengono ma , beninteso, l'anno prossimo tornano e quello e' l'ombrellone loro. 
Tu devi saperlo , non ti devi illudere di aver subito raggiunto la posizione Privilegiata. 
Quella posizione si conquista con sacrificio, lacrime e sangue. 
La prima fila , quella vicino al mare , quella dove tira vento la si conquista con anni e anni di permanenza. 
Chi la ottiene non la lascerà mai. 
Se sei particolarmente assiduo puoi raggiungere la terza, o al massimo la seconda.... 
La prima no. Si tramanda di generazione in generazione... Come un eredita' di padre in figlio.
Tu , seduto in seconda fila puoi riuscire a conquistare la prima fila , 
solo se l'intera famiglia della prima fila viene sterminata . 
Prendo atto che ,i miei figli, se mai ne avrò ,non avranno mai un ombrellone in prima fila. 
Ho abbandonato la scalata all'ombrellone anni fa, quando la mia famiglia ha perso l'abitudine di prendere lo stesso ombrellone stagionale a Viareggio.
Peccato... Avevamo conquistato la quinta fila ...
tempo un paio di generazioni potevamo arrivare a riva. 
In questa settimana dite? 
No.... In questa settimana siamo in fila dieci... Ombrellone 14...
segno evidente che siamo transitori in questo bagno. 
E loro lo sanno e sono tranquilli.
I bagni al mare sono come grandi famiglie, grandi condomini dove tutti si conoscono, 
dove di anno in anno si incontrano le stesse persone, 
si riallacciano storie d'amore abbandonate l'anno prima , 
posti dove il barman sa che succo di frutta vuoi, se prendi il caffè lungo o macchiato, 
quei posti dove appena arrivi ti chiedono come sta la mamma , la nonna il coniglio e il cane. Condomini dove guardano con sospetto la fiorentina con le spalle ustionate,
che , alle tre del pomeriggio , in compagnia di una bottiglia d'acqua, un caffè ormai freddo e un portacenere pieno, scrive sull'ipad senza curasi troppo delle storie che le si consumano intorno.... la fiorentina che , 
dalla decima fila , osserva ,tutto sommato serena , l'indolente scorrere della vita di mare..... 


Sempre vostra, dalla decima fila..... 
S.

venerdì 13 luglio 2012

7 giorni per me....


Un'inaspettata piega degli eventi,
ha creato nella mia vita questa strana situazione a cui , 
confesso,
non ero preparata.

Sto tentando di abituarmi a questo mio nuovo status….......

Curiosi è.....................



Chi l'avrebbe mai detto.............



Non me l'aspettavo mica.............
 

Però son felice....……………...


Via ve lo dico……………….





CAPITO VERO????



mercoledì 11 luglio 2012

Presentami un blog



Ho letto di questa Caccia al tesoro , lanciata dal blog Mamma Felice
nel blog di Leucosia ,  non sono mamma ma non mi pare ci siano limiti da questo punto di vista quindi ,dovrei potermi aggregare anche io all'iniziativa il cui obiettivo è quello di conoscere nuovi blog e nuovi blogger.

Tutto parte dal presentare il nostro blog e poi , Mamma Felice ci dirà come procedere...
Potete leggere tutti i dettagli in questo post


Quindi, visto che sono in ritardo mostruoso nella pubblicazione di questo post arrivo a bomba sul primo punto , ossia presentarmi  (Lo so , lo so.. voi affezionatissimi lettori mi conoscete anche troppo bene... anzi non ne potete più di sentirmi parlare di ME ma vi prego.. resistete, prometto di essere breve!)



Carta d'identità: 
Eccomi, son qui ,Signorina Silvietta ....una banalissima impiegata informatica con la passione per l'arte in tutte le sue forme. Dopo vent'anni di studi artistici son finita a lavorare nel settore informatico dove opero da ormai 15 anni. Ancora non ho capito come sia potuto accadere ma la vita è strana.... Nel tempo libero ne faccio diecimila...Disegno,dipingo,scrivo,cucino...insomma faccio uscire la "bestia creativa è che in me" che nelle otto ore giornaliere deve lavorare su cose che la rappresentano poco...
Nome del Blog e obiettivi: 
Il blog si chiama  SignorinaSilviettaHouse http://signorinasilviettahouse.blogspot.it/ 
è un blog personale, dove sfogo la mia passione per la scrittura, dove scrivo favole,racconti, pubblico le mie vignette , i miei disegni e le mie folli vicende quotidiane.
Un buon motivo per seguirmi:
Vorrei dire perchè scrivo cose estremamete profonde e perchè ho sempre opinioni interessanti ma... MENTIREI SPUDORATAMENTE.Leggermi non ha nessuna utilità culturale...ho solo la preseunzione di farvi fare un sorriso ( anche a denti stretti mi va bene!)
Due post che vale la pena leggere:
Difficilissimo sceglierne due per coerenza pesco una favola questa: 
L'Orlando Goloso
e un post un pochino frivolo recente che mi rappresenta e aiuta a farmi conoscere: 
Da una casa per me a una casa per noi 

Come seguirmi: 
Son come il prezzemolo e come il mercoledì, son dappertutto...
Su Twitter come Irvi75
Su instgram semrpe come Irvi75
Su google Plus come Signorina Silvietta 
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E adesso non resta che aspettare la seconda fase di questa caccia al tesoro....

S.

martedì 10 luglio 2012

Il nido Ikea


Citazione tratta dal film : Figth Club (Jack)

Come tanti altri anch'io ero diventato schiavo della tendenza al nido Ikea..
 Se vedevo qualcosa di ingegnoso come un tavolinetto a forma di Yn – Yang dovevo averlo.
Il componibile personale per l’ufficio della Klipsk, la cyclette della Hovertrech, il divano a strisce verdi della strinne, perfino le lampade a filo rislampa fatte di carta non candeggiata per un ambiente rilassante.
Sfogliavo quei cataloghi e mi domandavo .
Avevo tutto. Anche i piatti di vetro con piccole bolle e imperfezioni, prova che erano stati realizzati da onesti, semplici e operosi indigeni artigiani di….dovunque!
Una volta leggevamo pornografia, ora siamo passati ad arredomania.


Ero partita per scrivere tutt’altro ma poi….
mentre stamani osservavo con occhio critico casa mia son stata colta da nuova ispirazione.
La citazione sopra è tratta dal film Fight Club e non è casuale.
Volevo proprio spendere due paroline sul FATTO DI ACQUISTARE MILIONI DI CAZZATE ALL’IKEA.

Voi fate parte di questo gruppo di persone?
Io si.
Ci riflettevo domenica mattina, 
quando alle ore 8.30 , spinta da una forza superiore ho realizzato di aver bisogno ,con una certa urgenza , di un poster per addobbare le scale condominiali e di un mini tavolino per la terrazza.

Mentre mi bevevo il caffè , in una tazza verde Ikea , seduta sul tappeto verde prato ( sempre Ikea) mi son guardata intorno .
Ho preso un tovagliolino nero (ikea) dal portatovaglioli (Ikea) e poggiato la tazza sul mini Lack (Ikea) accanto a me.
Così come Jack di Fight club , 
anche io sono schiava di quella che lui definisce “la tendenza al nido ikea”.

Ma lo sapete che l’ikea  dieci anni fa non c’era a Firenze?

Diamine... come potevo sopravvivere????
Poi l’hanno aperta e i Lack sono entrati prepotentemente nelle nostre vite.
Io non lo so cosa mi accade appena varco la soglia del negozio, so solo che  vengo sopraffatta da un bisogno disperato di cose assolutamente inutili.
Questa è la mia TOP-TEN
  • Tazze colorate
  • pot pourri ( Che solitamente puzza di stallatico... )
  • Tovaglioli colorati
  • Contenitori di varia natura ( ho la casa piena di porta biscotti in vetro, rigorosamente vuoti)
  • Candele colorate e profumate ( vi ho mai raccontato di quando trovavo molto  “figo” leggere a lume di candela appena sono andata a vivere da sola? No? Sarò breve, (davvero e non come al solito) semplicemente una sera ,mentre dormivo , con un piede ho urtato una candela accesa…...le tende han preso fuoco e io ho rischiato di morire soffocata nel mio mini soppalco.Adesso le candele le uso solo a scopo decorativo…..)
  • Tovagliette per la colazione ( n.b. Io non faccio MAI colazione a casa)
  • Tappetini colorati per il bagno.
  • Asciugamani piccoli per le mani colorati (che non uso ma tengo poggiati in bagno a scopo decorativo... )
  • Grucce in legno
  • Scatole di cartone


Mi capita di gironzolare per gli scaffali , 
di arrivare vicino alla zona casse senza aver comprato nulla e mi dico:
 “ EVVAI!!!!Sei una grande! Non ti sei fatta tentare da nessuna minchiata!!!!”
Poi però arriva il reparto candele … e io non resisto.
DEVO COMPRARNE ALMENO UNA .

Non ricordo di essere MAI uscita dall’Ikea senza almeno una candela.
Credo non sia possibile.
Non per me almeno.  

Ma a parte gli acquisti d’impulso ci sono altri acquisiti MOLTO PIU’ PERICOLOSI.
Se hai comprato casa da poco , e la tua casa è vuota è d’obbligo “Fare un giro all’Ikea” ,e , se fai un giro all’Ikea quando “ti serve tutto” , rischi di riempire il carrello e la casa di cose di cui ti pentirai.  
Chi di voi non ha in casa una mensola LACK?
O un tavolino Lack ?
O ancora… il portatovaglioli nero qui a lato? 
Io addirittura ne ho DUE . 
Con gli oggetti dell'Ikea arrivo ad avere i doppioni. Come con le figurine panini.


Stamani analizzavo casa mia , di cui potete osservare particolare sotto.
E la verità mi ha colpito come un pugno in faccia: 
Il copritavolo.. è Ikea, il divano i cuscini e il tappeto verde...Pure. 
Stessa cosa dicasi per i due tavolini neri, la lampada bianca in carta di riso e la lampada piccola verde acido, il puff di banano e i due plaid poggiati sopra di esso. 
Sopra la mensola , se zoomate ci sono delle candele verdi..Ikea anche loro , sul tavolino , la ciotola in lengo portacioccolatini... è Ikea... 
E questo è solo un piccolo angolo di casa mia....
Non c'è nulla da fare.
L'ikea è entrata a gamba tesa nella mia vita e nella mia casa che potrebbe essere fotografata e messa in un loro catalogo pubblicitario. 

Vi prego... 
ditemi che non sono sola e che anche voi avete riepito le mensole di casa vostra con oggetti assolumente inutili come un decanter da vino ....
(Il mio troneggia pieno di polvere su una mensola in salotto...vanta una sola e unica apparizione pubblica , circa 4 anni fa)

Aiutatemi a farmi sentire meno sola....

Sempre vostra , 
seduta sul mio tappeto ikea, con la mia tazza ikea...

S.

venerdì 6 luglio 2012

Da una casa per me, a una casa per noi :Premessa



Premessa:

 
Sarà una premessa abbastanza lunga, sappiatelo…


Tutto ebbe inizio 4 anni fa.
Una me delusa dall’amore e dalle case in affitto decise di compiere il grande passo.
Comprare una casa tutta mia e non dover più dipendere da :

“Padroni di casa “ ,che dall’oggi al domani decidono che devi liberare l’appartamento.
“Fidanzati “ idioti “, che dall’oggi al domani decidono che non puoi più vivere con loro perché “non si sentono pronti”.
Quindi un pomeriggio di inizio agosto, ( per chi si fosse perso i precedenti capitoli della mia tormentata vita immobiliare , 
i dettagli son :
e comunque in altri post  risalenti a quell’insano periodo della mia vita.

Era l'estate del 2008 quando, dopo esser stata sbattuta fuori casa dall’oggi al domani ,dopo due anni di vita in una casetta che adoravo …..
decisi di mettermi alla ricerca dell’Immobile da SINGLE DA COMPRARE.

E qui,vado a spiegarvi cosa cercavo: 
Ho da sempre un  folle amore per le case che io definisco “MOSSE” e per mosse non intendo case che si muovono, ne tantomeno case su ruote.
Il termine case mosse mi sembra di una chiarezza imbarazzante, ma ogni volta che dico case mosse gli agenti immobiliari scuotono la testa sogghignando…
quindi mi vedo costretta a illuminarvi:
CASA MOSSA=case con scale, o su più livelli.

“Come dici tu la in fondo?
TERRATETTO?????
Noooooo!!!
Che c’entrano i terra tetto?!?!
Casa mossa= casa anche su un livello ma con magari tre scalini per andare in bagno , o una stanza leggermente rialzata o magari un bel soppalco….e qui ,
 mi vedo costretta a dilungarmi:

Penne alla mano!!!”


IO I SOPPALCHI LI AMO.


Sogno di abitare in un Loft grande come un ‘hangar , con uno stanzone enorme e un immenso salotto soppalcato che affaccia sulla zona giorno .
( lo so, lo so , devo smetterla di guardare telefilm americani …..) .

Non potendo , nemmeno nei miei sogni più rosei , permettermi un immobile del genere mi son sempre accontentata di case piccole (parecchio piccole) con soppalchi.

La mia prima casa in affitto misurava 40 metri quadri.
Aveva un salottino nel soppalco di 10 mq.
Ecco.
Io per due anni ho vissuto lassù, in piccionaia.
Ci mangiavo, ci leggevo, ci ricevevo gli ospiti e spesso…
ci dormivo , crollavo sul mini divano e mi svegliavo a notte fonda ancora lassù,
nel ballatoio con la testa rimbombata e nessuna voglia di scendere ( anche perché essendo una che inciampa , il rischio di cadere per le scale è sempre molto elevato)
Quindi restavo lassù. Nella mia isola felice

Ai soppalchi devo molto.

QUINDI....

Quando quegli adorabili MOSTRI dei miei padroni di casa decisero che me ne dovevo andare capii  che la mia casa doveva avere un requisito fondamentale:
IL SOPPALCO, senza il quale MAI avrei potuto vivere.

Ora…
Immaginatevi questa scena:

Pronti con i ciack?!?Si giraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

Interno giorno .
Ufficio di una qualsiasi agenzia immobiliare. ù
Squilla il telefono e l’agente immobiliare risponde al telefono . 
Una nuova cliente cerca casa , lei, una trentenne un po’ folle esordisce dicendo: 
“Si buonasera, sto cercando un monolocale massimo un bilocale in vendita  che non costi più di 140.000 euro “
“Mi dica , in che zona lo cerca.” ,
 ribatte l’agente immobiliare , così fissiamo un appuntamente e le mostro qualcosa.
“Mi va bene zona A,B,C,D ma vorrei che avesse almeno un soppalco” .
 Ribatte la trentenne fuori di capoccia.
“Prego?”
“Il requisito fondamentale , per me , è il soppalco” .


Suona ridicolo è?

Ho continuato a ricevere telefonate per anni in cui alcune agenzie mi chiamavano dicendomi:  
“ Ho la casa che fa per lei! Questa ha ben tre soppalchi”.

Me li vedo che si parlan tra di se e si dicono
“Devi sentire questa ! 
Me l’ha detta oggi una che cerca casa .. è insuperabile!!!
Questa vuol la casa SOLO se ha dei soppalchi!”

Ho rifiutato di vedere case a prezzi validissimi, 
in zone ottime perché erano tutte su un livello.
Ognuno ha le sue fissazioni no?
Io voglio il soppalco. 
E’ così da sempre.
No , non li ho sempre avuti…e proprio per questo che nella maturità ho iniziato a desiderarli così ardentemente.

Tutto nasce nell’infanzia.
Son figlia unica e quindi,
ho sempre avuto il mio bel lettino singolo nella mia grande cameretta.
Visto che la donna è insoddisfatta per natura e,nel mio caso ,
cogliona per vocazione io da bambina desideravo ARDENTEMENTE IL LETTO A CASTELLO  PER POTER DOMIRE NEL LETTO SOPRA.

Sono arrivata a chiederlo ai miei genitori qualcosa come milioni di volte..
ma aveva poco senso LO SO.
Adesso “che sono grande”(Non ridete ,non ridete.... la mia età anagrafica mi obbliga a definirmi grande!) mi rendo conto che non me l’hanno mai comprato non perché fossero perfidi e spietati ,ma solo perché era una delle mie tante richieste prive di logica
( come quando chiesi loro di comprarmi un Piccolo Elefante Africano) .

Questo amore per il letto a castello è durato anni e tuttora le camerette con lettini a castello hanno su di me un certo fascino.

Le mie care storiche amiche ricorderanno che nelle case prese in affitto in Versilia dotate di letto a castello… Il letto a castello ERA SEMPRE MIO!

Tutto ciò che ha una scala ha per me un certo fascino.
Non per nulla il mio compagno fa l’imbianchino,
imbianchino=uomo che passa l’80% della sua giornata lavorativa su una scala…

Concludendo:
 (anche perchè immagino che parecchi di voi,abbian rinunciato a proseguire nella logorroica lettura da un pezzo..) 
Nella mia casa attuale è presente una scala che porta al soppalco.
Nelle mie case passate eran presenti scale e soppalchi.
Nella mia casa futura VOGLIO UNA SCALA e possibilmente un soppalco. 
(NO!!!!
Non un terratetto!!!
Tu dove diavolo eri quando spiegavo cos'è una casa mossa?!?)

Sto facendo dannare gli agenti immobiliare con le mie folli richieste.
Vi ho spiegato come affidarsi ad un agente immobiliare e soprattutto come scaricare addosso a lui le nostre richieste il nostro stress e la nostra ansia?

No?

Ok… questo ve lo spiego la prossima volta….

Restate qui e non state in pensiero! 
In qualche modo ne uscirò.....



Sempre vostra, e nuovamente nel tunnel immobiliare...


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