martedì 30 settembre 2008

catturato & firmato...

Il ratatuille di casa è stato catturato grazie alla portentosa gabbietta... questo testimonia la mia teoria, le gabbie " a colla" sono inutili e crudeli ( infatti la colla che avevo nascosto l'ho buttata, mai più verrà usata in casa mia).
Il topastro è stato catturato questo pomeriggio alle 19:00 circa ed assicurato alla giustizia. Era incazzato nero , e ,appena si è accorto di essere in trapppola girava come un forsennato per quei dieci cm di gabbia , non sono riuscita nemmeno a fotografarlo perchè girava a velocità sperimentate solo dalla nasa. Però una cosa la devo dire.. era bellino da morire, piccolissimo con quel peletto ispido e i "capelli" tutti spettinati.. , se non fosse che i topi non son famosi per essre creautirine troppo pulite me lo sarei tenuto qui in casa a far compagnia alla Bibbi... secondo me lei sente già la sua mancanza, è tutta la sera che guarda dalla finestra con aria nostalgica e ascolta canzoni d'amore tristi e malinconiche.
CREDO DI AVER DISTRUTTO UN POSSIBILE AMORE...( non c'è che dire, la mia Bibbi ha preso moltissimo da me... ) .

Parlando d'altro, oggi ho utilizzato tutto il mio coraggio per apporre tre/quattro firme nel compromesso per la casa e mi sono "allegerita" di 35.000 euro...
adesso mi sento incredibilmente leggera .
Leggera ma positiva visto che "corre voce" mi diano la casa i primi giorni di dicembre Evviva!Forse riesco a passarci il Natale e a farci l'albero...farci l'albero per me HA UN'IMPORTANZA MOSTRUOSA!)
Mi son consolata con una serata casalinga in totale solitudine (visto che i miei erano a cena fuori a vedere una Fiorentina che mi dicono ha pareggiato..) e con tre fette di pane e marmellata ( alimento alla base della mia disordinata alimentazione) .

Adesso vado a vedermi la Mummia 3 che ho appena finito di "--bip---" , pare sia illegale quindi non lo scrivo....

notte S.

lunedì 29 settembre 2008

topi & case...

Son due giorni che abbiamo scoperto la presenza di un minuscolo intruso qui in casa dei miei genitori...ebbene si c'è un topo...la cosa è drammatica perchè anche se son consapevole che dobbiamo mandarlo fuori di casa l'idea di vederlo spiaccicato su una trappola di quelle a colla mi fa venire i brividi...
quindi ho pensato di agire come segue:
ho nascosto la colla in un posto inaccesibile a mio padre ,posto che non posso scrivere perchè se poi mio babbo legge il blog son fregata (ma sopratutto è fregato il topo)e ho comprato una gabbietta per la modica cifra di venti euro ,ho attaccato un pezzo di scamorza al gancino della trappola e attendo fiduciosa che il topo mangi il formaggio e rimanga intrappolato ( intrappolato ma vivo questo è fondamentale)...
Domani mattina spero di trovare il fuggiasco in gabbia e poterlo liberare molto lontano da casa dei miei..in modo da salvargli la vita..
Sprero solo che alla Bibbi ( la mia coniglia) non venga in mente di tentare di mangiare il formaggio del topo , La Bibbi è graziosa ma non brilla per essere un 'aquila..infatti appena ha visto la gabbietta ha iniziato a girarci intorno tutta contenta facendo il suo solito rituale di corteggiamento e dandosi arie da coniglietta maliziosa..di solito riserva queste attenzioni ad un pallone giallo, diventato suo compagno di vita da diversi mesi..credo sperasse nell'arrivo di un coniglio maschio...come al solito non aveva capito una beata...

Questa cmq è la gabbietta in cui spero di catturare il topo...





Per parlare d'altro oggi son tornata a vedere quella che sarà casa mia.. mi dicono che forse me la danno per il 15 dicembre e io sto pregando tutti i santi del paradiso affinchè sta cosa si avveri.. l'idea di poter passare il natale in casa "mia" mi da molta fiducia nel futuro e mi fa accettare meglio la convivenza forzata con i miei genitori ..

Ora metto un pò di foto della casa ( che però rende il giusto vista così.. ) ma almeno vi fate un 'idea...




il salotto...




veduta d'insieme..







la camera e la scala per andare in camera.....





la cucina..(con la finestrina sopra il lavandino che mi piace da morire..)




e adesso vado a vedermi l'isola dei famosi... stasera entra la Marini in gioco e per nulla al mondo voglio perdermi la scena in cui viene mangiata da un barracuda...

Notte a tutti..

S.

E anche il week è andato..


ore 00:56....

Al volo...

"I tuoi grandissimi sogni i miei risvegli lontani
I nostri occhi che diventano mani
La tua pazienza di perla le mie teorie sull’amore
Fatte a pezzi da un profumo buono
Il tuo specchio appannato la mia brutta giornata
La mia parte di letto in questa parte di vita
Il tuo respiro che mi calma se ci appoggi il cuore..."

L'ho sentita mentre tornavo a casa dieci minuti fà..
troppo bella...

buona notte a tutti.. e buon lunedì..

S.


sabato 27 settembre 2008

Beppe il calzolaio...


Ci sono posti che si sono fermati a cento anni fà. La "Bottega" del mio calzolaio fa parte di questi ameni posti..
Ieri sera ho appreso con gioia che stavo camminado con i chiodi perchè i tacchi dei miei stivali erano definitivamente passati a miglior vita quindi la mia missione di stamani era portare GLI STIVALI A RIFARE I TACCHI...
Ogni volta che vado da "Beppe il calzolaio", l'uomo che da anni si prende cura delle mie scarpe non so mai cosa mi potrà capitare...
Ha un vantaggio , costa poco e mi sistema le scarpe in tempo record, ma , c'è un ma...
devi essere molto paziente con lui. Questo è quello che mi è accaduto stamani..
Sono entata in bottega stringendo la busta con i miei stivali preferiti di camoscio marroni e l'ho chiamato perchè non lo vedevo, era infati nel retrobottega che cercava forsennatamente un paio di scarpe di una cliente che in preda al panico aspettava che lui ritrovasse le sue ballerine in mezzo ad un mucchio considerevole di scarpe..
Dopo un a'ttesa interminabile si è potuto dedicare a me: una me che con voce supplichevole bisbigliava " Ce la fai a farmi i tacchi a questi stivali?Però mi servirebbero subito perchè me li voglio mettere stasera!" ( E sopratutto mai e poi mai avrei avuto il coraggio di lasciargli in custodia un paio di scarpe, non ho più avuto il coraggio da quando , nel lontano 1995 mi ha perso un paio di stivali che adoravo...) .
Accetta di farmi subito gli stivali e io , buona buona mi metto ad aspettare.Durante l'attesa entra una signora che pretende lui le riconsegni un paio di scarpe che sta aspettnado da ormai dieci giorni( e io mi son chiesta con che coraggio gliele ha lasciate tutto quel tmepo...già mezzora è pericolossimo..) e allora lui ha abbandonato i miei stivali su una mensola e si è messo a cercare le scarpe della signora...il panico si stava impossesando di me e quindi gli dico " Senti, vado qui davanti a predermi un caffè , torno da un quarto d'ora!", lui ( come al solito) mi fa " Portami un caffè ( corretto) anche a me!" e io mi dirigo al barrino e prendo il mio caffè, mi faccio fare il suo e mi fumo una sigaretta...
Rientro a bottega e lo vedo intento rifare le suole ad un paio di sabot beige...gli porgo il caffè e chiedo notizie dei miei stivali... "Già, fa lui, ecco cosa stavo facendo prima! " ( è un filino disorganizzato..) e ricomincia a fare i tacchi ai miei stivali.
In due minuti finisce, me li porge ma vedo che ad uno dei due manca un laccio... " Mannaggia" fa lui," Mi deve essere caduto!" e volge lo sguardo verso il basso per vedere se vede il laccio fuggiasco" , in preda ad un raptus mi chino a terra anch'io e inizio a spostare cinture, scarpe , brandelli di pelle , cacciaviti e alla fine il laccio mancante riappare e una sensazione di pace mi invade... ( è andata, anche questa volta nessun danno"...)
Chiedo quanto spendo e lui mi fa " Dammi due ero và.." .
Recupero i miei stivali completi di laccio e mi avvio verso la coop...

Non so perchè continuo ad andare da lui, forse per il senso del pericolo che ogni volta mi da quella bottega o forse perchè è l'unico calzolaio a Firenze che mi ripare le scarpe con due euro..( e visto che le mie finanze sono in delirio... ogni euro risparmiato è un mattone per la casa nuova..)

Per concludere, sono le due e mezzo, adesso mi prendo il caffè e vado a farmi un sonnellino..
Adesso vi saluto , con chi viene ci vediamo stasera alla cena al glamour, agli altri DICO BUON WEEK..

p.s. In alto potete vedre foto degli stivali riparati ,ben in evidenza il laccio mancante..

Baci S.

venerdì 26 settembre 2008

Ritorno a casa...


La casa è quella dove si vive giusto? Quindi io per tre mesi vivo qui a casa di mamma e babbo, pertanto da stasera questa è casa mia...ho iniziato il trasloco stamani alla otto anche se sono due settimane che ogni sera preparavo scatoloni da portare via.. e adesso ho finito. Ci ho messo 15 ore a svuotare quella che per più di un anno è stata casa mia, adesso tiro le somme.
Finirò di svuotare le scatole nel 2016 ( anno più anno meno..) nei prossimi mesi tutto ciò che mi servirà sarà sicuramente sepolto in qualche scatolone a me irraggiungibile , dovrò vivere in "cameretta" , cenare a degli orari normali ( io nell'ultimo anno, o saltavo la cena o cenavo alle undici...) ,
Pensandoci intensamente ci sono anche dei vantaggi..
E dunque..
Non dovrò passare il sabato a fare la spesa e le pulizie..
Non dovrò pagare l'affitto e le bollette,
avrò sempre internet e il telefono a disposizione.
Dovendo fare un bilancio mi dico che potrò sopravvivere per tre mesi grazie a litri di xanax..
L'unico cosa che vedo difficile da sopportare è la convivenza forzata e il dover chiacchierare anche quando non mi và ( perché se mia mamma decide che vuol parlare non si ferma davanti a nulla....) .
Parlando di cose allegre stamani ho fatto il saldo in banca e ho appreso con gioia di avere BEN € 58,10 SUL CONTO CORRENTE.
Considerate che riscuoto il dieci del mese in tasca ho venti euro e nel telefonino ne ho due....
Appena finisco di scrivere metterò qualcosa in vendita su ebay...
Vabbè, cmq sia anche questa giornata massacrante è andata, confido nel week ...
Per concludere in bellezza l'unica persona che in questo mese terribile riusciva a tirarmi su il morale e ad avere sempre la parola giusta al momento giusto è partita per il Brasile..
Mi sa proprio che questa volta me la devo cavare da sola...

P.S. Ringraziamento doveroso alla Valentina che oggi mi ha dedicato dieci ore del suo tempo per aiutarmi a svuotare la casa.. gli amici si vedono nel momento del bisogno ..In tutto il casino degli ultimi mesi almeno una cosa una c'è.. ci siamo ritrovate dopo mesi di silenzio e sono contenta che non sia cambiato nulla tra di noi.
Vale T.V.B.

p.p.s. ricordo il trasloco a casa mia, ero felice, innamorata persa di Antonio e mai , dico mai mi sarei aspettata un 2008 come quello che ho passato... ma dicono che tutto accade per un motivo...
Prima o poi capirò per quale motivo ..

Vado a letto.
Notte a tutti.

S.

lunedì 22 settembre 2008

Bologna , Stadio Dall’Ara io Vasco e altri pochi intimi…

Aspettavo da luglio la serata di sabato..mi era rimasto in gola il fatto di non andare a vederlo all’Olimpico a Giugno e allora sta data di Bologna l’ho aspettata con una grande smania… e ora tiro le somme…
HO una tendinite al piede destro perché nel mio solito saltare e ballare senza freni quando vedo il mio “Dio” mi sono fatta male a un piede..
Pazienza, il voltaren mi darà conforto..
Il concerto è stato , senza esagerare uno dei più belli che abbia mai visto, la scaletta fantastica con canzoni che non sentivo da anni come
T’immagini , La noia, e il medley esagerato iniziato con Ormai è tardi, Asilo Repubblic, Deviazioni, Non mi va , brava Giulia, Dormi Dormi…Sensazioni Forti…
non vedo l’ora di risentirlo..

E poi lui ha chiacchierato un casino , e di solito a parte i saluti non è che si sprechi più di tanto, invece sabato sera era lanciatissimo, chiacchierava, faceva battute, boh.. forse complice dell’atmosfera di casa sua o forse ( più probabile) perché nei concerti del 19-20 avrebbero girato un video e allora ci teneva a fare più spettacolo del solito..
Quando ho scoperto che il concerto sarebbe stato ripreso per farci un dvd la mania della telecamera si è impossessata di me e mi son quasi fatta venire una paresi al collo a forza di guardare verso l’obbiettivo ( è da quando ho tredici anni che sogno di essere ripresa in un dvd di un concerto di Vasco e fino ad oggi non siamo a nulla..)
La tentazione di montare sulle spalle di Marchino solo con il reggiseno ( come facevano tutte le donne vicino a me) è stata forte, ma il mio egocentrismo non arriva fino a qual punto e mi son trattenuta… (il pensiero di mio padre che mi vede in reggiseno in televisione urlando come un ‘isterica mi ha un filino frenato..)
L’ apoteosi l’ho raggiunta con Albachiara e non per la canzone in se ( che ormai non ascolto nemmeno più perché insieme a vita spericolata mi è davvero venuta a noia) ma per questo motivo...era ormai la fine del concerto e ho messo le mani in tasca per prendere una sigaretta… nella tasca del giubbotto avevo messo anche la patente dentro la quale avevo messo cento euro e il bancomat , potete immaginare il mio scompenso appena ho appreso con disperazione che la mia patente non era più nella tasca del giubbotto ma era caduta in un momento imprecisato del concerto tra i piedi di 80.000 persone..
Ho imprecato e invocato il maligno più e più volte.. mi son chinata a terra e facendo luce con il telefonino ho guardato in terra se la riprovavo.. i miei amici scuotevano il capo e pensavano “ Illusa , come può pretendere di ritrovarla..” …e invece … a cinquanta metri dal posto dove mi trovavo l’ho vista, era li in terrà, pesticciata e coperta da cartacce che mi guardava… e dentro c’erano ancora i soldi e il bancomat…
A volte ho delle botte di culo che mi lasciano stupefatta……ma credo che sia normale quello che mi è successo…
Ci sono dei posti dove niente di brutto può accadere..
Nella mia classifica personale ci sono i negozi di scarpe e i concerti di Vasco…

Infatti sabato sera ne ho avuto la prova…Niente di brutto poteva succedere al concerto di Vaschino…
E con questa perla vi saluto…


“T’immagini!!!
Se fosse sempre domenica!
Tu fossi sempre libera ,
E se tua madre fosse meno nevrotica!”


Beh.. buon lunedì a tutti… mi metto a lavorare…

S.

giovedì 18 settembre 2008

E se capita di non aver voglia di lavorare...



CI si trova a raccontare un pò di cavolate qui...

Quindi eccomi..
Ieri sera ero a cena a casa di miei con un coppia di amici per guardare la partita ,non sono una tifosa sfegatata quindi sopporto con onore il pareggio , mio padre un po’ meno, ha iniziato a bestemmiare ieri sera e stamani quando l’ho risentito ancora non aveva finito..

Cmq sia, sono a lavoro e sono così stanca che picchierei la testa negli spigoli fino a tramortirmi… almeno tramortita mi potrei riposare..
Appena esco dal palazzo reale dove sono obbligata a passare almeno 9 ore della mia vita dovrò come al solito proseguire nelle attività di trasloco.
Non credevo davvero di avere così tanta roba..sopratutto non credevo possibile avere così tanta roba da cucina..
Non cucinando praticamente mai credevo che per il mio sostentamento fosse sufficiente un piatto , un bicchiere e una tazza d caffè.
Invece mi son trovata con duemila piatti, 900 tazze , padelle , pentole, bistecchiera ( mai usata) , pentola a pressione, piatti da dolce ,
coppette da gelato addirittura ho trovato il “coso per fare le palle di gelato” ( detto dalla mitica Littezzetto il FAPALLE) …
Non finirò mai di conoscermi…
Stasera inizio con i vestiti e questa è la prova più difficile.
Inoltre questo mio regime di austerity mi sta distruggendo. Ho una voglia di comprare un paio di stivali e un paio di jeans che muoio…
Cerco di ignorare quella vocina dentro di me che non fa che dire “ Ma dai.. un paio di jeans soltanto.. cosa vuoi che cambiano 200 euro in più o in meno” …
Scaccio questa voce ma lei ( bastarda) torna sempre prepotente a farsi sentire.
Sono più forte io e ce la farò… ( se qualcuno comunque vuol regalarmi un paio di jeans porto la 27 mi piacciono stretti alla caviglia e un po’ consumati….…sia mai qualcuno volesse fare un bel gesto verso una persona malata di shopping….. )

Per passare ad un nuovo argomento confesso di aver guardato piccola parte del’isola dei famosi che , puntuale come la rata dell’affitto o la bolletta della luce , anche per questo settembre è iniziata con quei venti deficienti che si litigano un granchio o venti chicchi di riso. Ma visto che sono più imbecille di loro ho dovuto guardarlo almeno una ventina di minuti.. vi aggiornerò senz’altro…

Ultima cosetta… ieri sera mentre aspettavo di avere sonno ( erano le due e mezzo di notte e ero vispa come un grillo…… non so davvero cosa mi sta succedendo… )
Sfogliavo pigramente una rivista sul divano quando mi si è parata davanti la pubblicità della lacca per capelli “Cielo Alto”…
Una ragazza ha la folta chioma piena di bombolette di lacca che fungono da “Bigodini” .
Sono rimasta senza parole per lo slogan..

“LACCAMI TUTTA”



Giuro che non è una battuta.
E posto foto per confermare quello che ho appena raccontato…

Per l’amor di Dio… sicuramente lo slogan funziona… ma se penso che dalla televisione è stata tolta la pubblicità delle patitine dove c’era Rocco Siffredi perché “Ritenuta ambigua” e che lo scorso anno si è fatto tanto parlare di un povero scoiattolino che grazie alle sue “flatulenze” congelava il bosco…rimango un po’ perplessa..

Possibile nessuno abbia detto nulla su uno slogan come questo?

Secondo me anche i pubblicitari stanno veramente raschiando il fondo del barile…
( se hanno bisogno di una mano li auto a raschiare.. son diventata espertissima.. )


Vabbè…

lunedì 15 settembre 2008

l'ho riletto stanotte...

...
da "Il Piccolo Principe"

"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo…"
"Chi sei?" domando il piccolo principe, "sei molto carino…"
"Sono una volpe", disse la volpe.
"Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, "sono cosi triste…"
"Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomesticata".
"Ah! scusa", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
"Che cosa vuol dire "addomesticare"?"
"Non sei di queste parti, tu", disse la volpe, "che cosa cerchi?"
"Cerco gli uomini", disse il piccolo principe. "Che cosa vuol dire "addomesticare"?"
"Gli uomini", disse la volpe, "hanno dei fucili e cacciano. E molto noioso! Allevano anche delle galline. E il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?"
"No", disse il piccolo principe. "Cerco amici. Che cosa vuole dire "addomesticare"?"
"E una cosa da molto dimenticata. Vuol dire "creare dei legami"…"
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi.
Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro per te unica al mondo".
"Comincio a capire", disse il piccolo principe. "C’e un fiore… credo che mi abbia addomesticato…"
"Comincio a capire", disse il piccolo principe. "C’e un fiore… credo che mi abbia addomesticato…"
"E possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra…"
"Oh! Non e sulla Terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembro perplessa:
"Su un altro pianeta?"
"Si".
"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
"No".
"Questo mi interessa! E delle galline?"
"No".
"Non c’e niente di perfetto", sospiro la volpe.
Ma la volpe ritorno alla sua idea:
"La mia vita e monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara come illuminata. Conoscero un rumore di passi che sara diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sara meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e dorato, mi fara pensare a te. E amero il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardo a lungo il piccolo principe:
"Per favore… addomesticami", disse.
"Volentieri", rispose il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, pero. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno piu tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che bisogna fare?" domando il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, cosi, nell’erba. Io ti guardero con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ piu vicino…"
Il piccolo principe ritorno l’indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. "Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero ad essere felice. Col passare dell’ora aumentera la mia felicita. Quando saranno le quattro incomincero ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro il prezzo della felicita! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti".
"Che cos’e un rito?" disse il piccolo principe .
"Anche questa e una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore. C’e un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi e un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Cosi il piccolo principe addomestico la volpe. E quando l’ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "… piangero".
"La colpa e tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
"E vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
Poi aggiunse:
"Va’ a rivedere le rose. Capirai che la tua rosa e unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalero un segreto".
Il piccolo principe se ne ando a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto un mio amico e ora e per me unica al mondo".
Le rose erano a disagio.
"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si puo morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi assomigli, ma lei, lei sola, e piu importante di tutte voi, perché e lei che ho innaffiata. Perché e lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perché e lei che ho riparata col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo i due o tre perle farfalle). Perché e lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché e la mia rosa".
E ritorno dalla volpe.
"Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E molto semplice: non si vede bene che col cuore.
L’essenziale e invisibile agli occhi".
"L’essenziale e invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe , per ricordarselo.
"E il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi importante".
"E il tempo che ho perduto perla mia rosa…" sussurro il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verita. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
"Io sono responsabile della mia rosa…" ripeté il piccolo principe per ricordarselo....


E se non l'avete mai letto.. o anche se l'avete letto tanto tempo fà, merita sempre di essere riletto perchè è troppo bello...

Buon lunedì a tutti..

S.

domenica 14 settembre 2008

sono sveglia dalle otto...

mamma coop ha chiamato e mi son dovuta alzare, collegarmi ai vari negozi e rompermi le scatole fino alle dieci e mezzo per risolvere i loro problemi.
Poi ho inziato a pensare ai miei di problemi e , quello più urgente e pratico era mettermi a imballare un pò di roba..
ho smesso ora perchè son stanca e perchè, ogni volta che svuoto una mensola ,mi viene il mal di stomaco e penso all'entusiasmo che avevo ,quando quella mensola l'avevo riepita poco più di un anno fà.
MI son appena guardata intorno e in casa mia ( mia almeno per altri 15 giorni) sembra sembra passato un uragano... sulle scale sono eroicamente impilate dieci scatoloni con dentro libri, cd , dvd ,bicchieri, tazze ( che sicuramente si romperanno..) e altri oggetti che ho ritenuto poter iniziare ad inscatolare...il mio letto nemmeno si vede perchè è sommerso di borse, costumi, magliette da estate che tra poco dovrò per forza piegare e riporre in qualche scatolone...
son tre ore che mi faccio un culo come un cesto e l'unica cosa che ho ottenuto è il mal di testa.
Ogni volta che tolgo qualcosa mi vien da piangere. Cavolo non sono normale...
eppure non vado mica in guerra? Vado a vivere un pò dai miei per poi andare a vivere in casa "MIA" .. DEVO ESSERE CONTENTA ACCIDENTI A ME!!!!!!!!!!!!!
Invece per ora ho risultati fiacchini..
sarà che in questa casa son successe tante cose, ci son tanti ricordi che restan qui dentro e fino ad oggi non mi ero soffermata a ripensarci...stamani invece ogni cosa che mettevo via mi faceva venire in mente qualche momento.. un film visto con qualcuno , una mail, ho contato i bicchieri da vino e ne mancava uno,mi è venuto in mente la sera che l'ho rotto... non ci avevo più pensato...forse son troppo nostalgica, sempre e in tutto.
Vivo male i cambiamenti e in quest'anno ne ho avuti fin troppi...
adesso me ne vado a pranzo da mamma e poi di pomeriggio si riparte...
ok,
vado.

Buona domenica a tutti...
Silvia ( stanca e stressata... )

Sarà la nostalgia...
sarà che l'estate vola via...
sarà quel che sarà...

Già.. chissa che cavolo sarà...

p.s. Buon compleanno alla Rossella...

sabato 13 settembre 2008

Giornata uggiosa..

Sabato mattina, piove..mi sembra già inverno..
sono a lavorare dalle sette e ho dormito appena 4 ore...
I capelli mi stanno da cani, son piena di brufoli e mi sembra pure di essere ingrassata.
Sono uggiosa e apatica, ho da farne diecimila e non ho tempo,testa..energie…..
Oggi pomeriggio devo assolutamente iniziare a preparare un po’ di scatoloni per il trasloco , sempre più vicino.
Chiaramente vorrei solo riuscire a dormire e a riposarmi , invece è tutto un correre da una parte all’altra..
Per cosa mi chiedo? Per andare dove? Vorrei riuscire a stare un po’ ferma ( con il corpo e con il cervello)
ma se m i fermo vado in bomba e allora , semplicemente non mi fermo….
lavoro, esco, pulisco, vado in banca per il mutuo, in agenzia per le pratiche, dal notaio per i preventivi, e il tempo libero me lo incasino bene mettendo sempre troppe cose in mezzo per poi, alla fine non godermene davvero nessuna nella mia innata voglia di strafare , alla fine sto facendo tutto male…
Eppure sono abituata a vivere sotto pressione ma mi sembra di aver vissuto non una ma cento vite in questo anno e mezzo..
Non sto male ma son stanca.. eppure mi dico che le mie amiche hanno parecchi più caz.. a cui pensare di quanti ne abbia io..
La B. con tutti i casini con nonna mamma trasloco lavori e affini, l’E. con il suo ragazzo all’ospedale.. insomma ci son delle
mie amiche che sono incasinate davvero e i mi fo rabbia che son qui a lamentarmi e invece dovrei esser contenta e sorridente..
Vabbè via, oggi mi sono alzata così..sarà il ciclo?
Può darsi , visto che a me viene almeno 6 volte al mese..
Cmq sia , ribadisco che non esistono più le mezze stagioni e che forse si stava meglio quando si stava peggio..
A questo punto meglio prendere il toro per le corna e non accontentarsi di un uovo oggi se si può avere una gallina domani..
Vi torna?
No è ?
Vabbè buon sabato..

S.

mercoledì 10 settembre 2008

Compro? Non Compro? ok..Compro... l'accendiamo...

Alla fine.. dopo aver girato per vedere tutte le case in vendita presenti a Firenze e comuni limitrofi sono arrivata alla conclusione..

Alla fine ho firmato la mia condanna, condannata ad essere indebitata per i prossimi vent’anni…
Condannata a rivedere il mio budget..
Condannata a rinunciare alle duemila paia di scarpe che compro ad ogni cambio stagione , ( e ogni volta che mi devo tirare su il morale..) .

Mi ricordo che lo scorso anno a fine ottobre Antonio mi lasciò nel modo elegante che tutti conoscete bene.. e io, per consolarmi di quello che credevo essere un grande amore finito spesi la bellezza di 1000 euro in shopping per “sopire il mio senso di nostalgia e inquietudine”…

Quest’anno , con qualche mese di anticipo , ho cercato di sopire il mio senso di “nostalgia e inquietudine” comprando casa e spendendone 150.000…

Se tanto mi da tanto.. l’anno prossimo di questi tempi, per sopire il mio senso di “Nostalgia e inquietudine” acquisterò un jet privato e una villa sul mare a Malibù…

Per parrlare d’altro son due notti che non dormo e faccio ossessivamente conti su conti… mi sento come Paperon De Paperoni seduto su mucchi di dollari che conta e riconta continuamente i risparmi..
La differenza tra lui e me è che io, per contare i miei risparmi ci metto al massimo dieci minuti… quindi non dormo pensando al modo di guadagnare di più e spendere di meno…
Ma l’unico mestiere che mi farebbe guadagnar parecchio in poco tempo non è adatto alla mia natura “tendenzialmente romantica”
Quindi.. per ora mi becco un po’ di ore di straordinario a lavoro e la reperibilità aziendale.. e vedremo quanto riesco a risparmiare…

Per concludere in bellezza.. dal 30 di questo mese lascio la mia attuale casa e per “BEN TRE MESI” torno a vivere con i miei genitori e solo scriverlo mi riempie di ansia..
Ma devo risparmiare e anche tre mesi di affitto risparmiato mi fanno gioco…
Non so davvero come potrò resistere con le regole di casa mia per ben tre mesi…
Non ci voglio pensare fino a che non ci arrivo.. intanto ho avvisato mia mamma che i prossimi 20 giorni non ci vedremo nemmeno un minuto,
devo disintossicarmi e stare il più possibile per conto mio per sopportare meglio la convivenza forzata dei prossimi mesi..
quindi sto cercando di fare il “pieno di solitudine” ( solitudine dal solo punto di vista familiare.. visto che sto uscendo ogni sera,
mi son detta che se non riesco a dormire.. tanto vale che stia fuori .. ) .
E poi , tutto sommato mi mancherà la mia attuale casa.. ci ho passato dei bei momenti ed è stata la mia "prima casa" e lasciarla mi mette un pò di malinconia..infatti ieri pomeriggio appena tornata dal lavoro quando ho iniziato a preparare gli scatoloni per il trasloco.. dopo averne fatto uno l’ansia mi ha assalito e ho subito smesso…
Stasera ci riprovo.. perché il tempo stringe…
Son disponibile ad accettare qualunque tipo di aiuto …
soprattutto mi serve del coraggio per buttare via delle cose che in realtà non mi servono ma delle quali non riesco a disfarmi…
quindi, se qualcuno vuol riempire la sua soffitta di vari oggetti inutili che io ho accumulato .. si faccia avanti..

Per il resto , adesso ho una riunione fiume e la voglia di lavorare è sempre di meno..
Ho rinunciato alle vacane di Natale..
Vedrò la LUCE il 14 gennaio… data in cui mi auguro di traslocare a casa mia…

mancano solo 4 mesi e 4 giorni...
ossia 124 giorni..
ossia 2976 ore...

oddio mi sento morire...
vado a farmi un valium...

Beh… buon pomeriggio a tutti..
S.

sabato 6 settembre 2008

forse ci siamo...

lunedì massimo martedì mi danno risposta e se mi dicono di si...
COMPRO CASA!
Ho trovato la casina a misura per me..( e solo per me perchè è minuscola.. sembra la casa degli gnomi.. ma io sono 1,60 quindi ci entro benino..)
vicino a lavoro, vicino a casa dei miei.. con le travi e il soppalco come piace a me..
INCROCIATE TUTTI LE DITA E AIUTATEMI A FARE ECONOMIA PERCHE' SE ACCETTANO LA PROPOSTA MI DOVRò DISSANGUIARE PER I PROSSIMI VENTANNI....

Cmq vada.. un mese fa ipotizzavo di stare sotto un ponte.. ora le mie aspettative sul futuro son decisamente migliori..

Per il resto, incredibile va bene..
forse stavolta davero svolto e ricomincio ad essere me stessa.
Son contenta.. e per me è raro.. durerà dieci minuti questo mio stato di euforia ma me lo godo fino a che dura...
Ora mi godo il mio sabato vecchia maniera..
caffè appena bevuto.. ( lo so, son le due e di solito a quest'ora si pranza ma il week io tengo dei ritmi molto lunghi..) sigarettina,spesa alla coop, pulizie di casa ( il minimo indispensabile ,tanto tra un mese lascio la casa e ovviamente VOGLIO LASCIARLA IN CONDIZIONI PESSIME PERCHè NON SI MERITANO CERTO CHE GLIELA LUSTRI COME è MIO SOLITO FARE) caffè al barrino dalle amiche, lampada e restauro per cena con il gruppo Formentera 2008..

Dopo questo aggiornamento al volo.. vado!
buon week a tutti !
S.

giovedì 4 settembre 2008

Una storia...

"Il ritorno"

Sole,
Ovunque si girasse …
Soltanto sole,
accecante,
giallo e caldo, terribilmente caldo…
Il Sole, unico compagno silenzioso di questo lungo viaggio ,
Il Sole che non aveva mai smesso di appannarmi lo sguardo .
I confini del paesaggio mi apparivano sfocati, e la strada all’orizzonte mi si parava davanti somigliante in tutto e per tutto ad un mare liquido e denso.
Ero stato veloce, il cuore in gola ,i polmoni in fiamme , tanta la fatica e l’adrenalina che avevo in circolo.
Adrenalina,
euforia,
paura,
desiderio,
voglia di arrivare,
paura di arrivare ,
pensieri confusi ,
da una parte la voglia di arrivare ,
dall’altra la paura mi faceva ,
a sprazzi, venire voglia di tornare sui mie passi.
Di tornare indietro.
La strada scivolava veloce, e veloce mi stava riportando in quel posto che continuavo a chiamare casa anche se forse , non era mai stata davvero casa mia.
Ero vicino ormai e dentro di me mi ripetevo che la casa non è necessariamente il posto il cui si vive, è quel posto in cui si riesce a stare sereni, il posto in cui ci si sente noi stessi.
Il posto sicuro in cui tornare quando qualcosa non va come dovrebbe .
Volevo davvero tornare là, in quella che per me era la MIA casa.
Quel posto in cui ero stato felice, in cui ero stato bene.
Un approdo sicuro dove tornare quando, in momenti come questo, tutto appariva difficile e cupo.
In verità niente andava realmente male , ma nulla mi entusiasmava,
in quei lunghi mesi tutto mi era apparso grigio.
Volevo tornare dove c’era la luce, dove c’erano i colori,
volevo tornare e soprattutto volevo restare.
Almeno per un po’. Fin quando fosse stato possibile.
Volevo tornare da lei.
Lei che forse non ci sarebbe stata più ma sentivo di dover correre il rischio.

Quel viaggio sembrava non finire mai, chissà dove mi avrebbe portato tutta quella strada, la sua casa era giusto al confine della strada statale, un posto recintato da Abeti e da piante di gelsomino che mandavano un odore così forte che durante l’inverno , sforzandomi , riuscivo a sentire ancora forte e persistente nelle mie narici…

Era già passato un anno dalla prima volta che ero capitato là.. era il 14 di aprile e il timido sole primaverile dava un colore quasi arancio a quel piccolo giardino, sentivo l’odore della torta al cioccolato che lievitava nel forno della piccola cucina ….
Ero a pochi passi dalla cucina, apatico, annoiato , quasi soffocato da una rassicurante ,e ,allo stesso modo alienante routine…me ne stavo li in attesa degli eventi , seduto al solito posto.
Fu li che la vidi la prima volta, seduta sul dondolo verde , leggeva e fumava nervosamente una sigaretta .
Lei pure mi vide ,
e forse sorrise .
Non sono sicuro, ma forse davvero sorrise……
quel sorriso mi è entrato nel cuore e da quel momento non ci ho più potuto rinunciare .

Ci ho provato, mi sono sforzato, ma non ci sono riuscito..

A volte succedono cose che spiazzano , cose dolci e amare allo stesso modo.
Come quando ci si sveglia e improvvisamente ci rendiamo conto che l’inverno è arrivato.
Ci accorgiamo che le foglie sono ormai tutte cadute e il cielo si fa bianco e l’aria è così fredda che quando respiri brucia dentro le narici e sembra quasi arrivare al cervello.
Quelle mattine in cui si sente l’odore dell’inverno e si capisce che il momento è arrivato.

Quelle mattine in cui sembra quasi voglia nevicare, quelle mattine in cui ci si rende conto che è arrivato il tempo di andare.
Per quanto ,forse non lo volessi davvero , scelsi di andare.
Era tempo .
Scelsi di allontanarmi perché era nella mia natura.
Perché era la cosa giusta da fare.
Perché restare era un rischio troppo alto e soprattutto non ero sicuro fosse quello che volevo davvero.

E adesso ero così vicino , avevo tanto desiderato tornare e adesso che ero così vicino ero spaventato, cosa mi avrebbe aspettato?
Cosa avrei trovato?
La paura di non trovarla più,
la paura che tutto fosse cambiato mi soffocava e mi faceva rallentare l’andatura.
Una parte di me voleva arrivare prima possibile , l’altra allungava le distanze per paura, quella solita maledetta paura che troppe volte negli ultimi anni mi aveva fregato e lasciato incapace di vivere le situazioni come si presentavano.
La paura e il desiderio.
La paura di vivere quelle che desideravo davvero.

La paura mi faceva rallentare.
Il desiderio mi faceva volare più velocemente.
Il confine tra i due sentimenti era sottile.


Era passato tanto tempo dall’ultima volta che ero stato li, non era scritto da nessuna parte che tornando da avrei trovato la stessa situazione che avevo lasciato.

Succede sempre così , quando ci si allontana per un po’ di tempo non si sa cosa si trova al nostro ritorno.

Chiusi gli occhi e mi abbandonai ai ricordi, ricordai in modo nitido la primavera di un anno prima , l’odore dei gelsomini e dell’erba appena tagliata, i suoi occhioni e il suo modo di sorridere arricciando il naso . Il suo modo di camminare ondeggiando i fianchi ma con andatura pacata, il modo in cui si avvicinava a me , piano cercando di non spaventarmi.
C’era voluto un po’ ma alla fine mi ero fidato di lei.
Alla fine avevo capito che lei non mi avrebbe fatto male.
Lei non si sarebbe approfittata di me.
La diffidenza e la paura però erano troppo grandi per me e ci avevo messo tanto tempo a capire che potevo fidarmi, che potevo lasciarmi andare a lei e alle sue attenzioni.

Non era stato facile, io di natura così diffidente e razionale ,lei così spontanea e istintiva.

Era stato difficile farsi trasportare da quello che sentivo , sapevo bene che lei era troppo diversa da me e dal mio modo di vivere.

E adesso , finalmente ero arrivato.
Ero li , a due passi da lei.
Il cuore batteva forte ,
il respiro era azzerato.

Mi sedetti e aspettai di vederla.
O forse aspettai di essere visto.

Lei lo vide.
Sorrise.
Si avvicinò a lui, e lui non volò via subito come aveva sempre fatto l’anno prima.
Restò li nella solita casetta che l’aveva ospitato la scorsa estate aspettando un suo cenno.
Lei corse in casa e urlò a sua mamma,
“Mamma! Guarda, è tornato il passerotto dello scorso anno!”
E corse fuori per portagli il pane .

Volevo volare perché la paura era sempre tanta, ma cercai di resistere.
Restai fermo, lei si avvicinò piano , mise il pane nella mangiatoia e sorrise serena.
“Bentornato a casa !”

Sapevo che tra pochi mesi me ne sarei nuovamente dovuto andare ma , allo stesso modo, adesso sapevo con certezza che ,qualunque cosa mi fosse successa ,
avrei sempre avuto un posto dove tornare.
E questo era più importante di tutto.
Perché non è importante dove arrivi , ma come ci arrivi.
Era stata dura arrivare, ma adesso ,finalmente ero a casa.

Lei mi sorrise e aggiunse..

Aspettiamola insieme l’estate.
E io , a mio modo ,
le risposi di si.

S.

martedì 2 settembre 2008

Pensieri lucidi...

A volte le cose si vedono come vorremmo che fossero e non come sono davvero.
Poi qualcuno ti fa aprire gli occhi e ti costringe a vedere le persone come davvero sono e non per come si “raccontano di essere”.
Ho voluto vedere le cose a modo mio e ho tenuto in posizione “alta” una persona che in realtà adesso ha fatto un gran volo verso il basso…
è volato in buco nero davvero profondo e lo lascio lì, dove si merita di stare...
e da dove non si risale…
Ora penso a cose più importanti come la casa e alle persone che mi hanno dimostrato ( e continuano a dimostrarmi ) amicizia in questo periodo nero, alle persone che mi sono state vicine e hanno capito quello di cui avevo bisogno.
Tutte le altre , che come al solito hanno pensato solo per se… le tengo lontane ,
do tanto alle persone alle quali tengo, quindi , pretendo tanto.
Dovendo fare un bilancio , ho dato tanto e non ho davvero avuto niente.
Doveva succedere, dovevo incontrare qualcuno che mi facesse vedere le cose sotto la giusta prospettiva , adesso le vedo.
Ho gli occhi aperti e vedo tutto lucidamente.
Ci è voluto un po’ ma finalmente ho scelto…
Ho scelto me.


"ho" diamanti sotto ai miei piedi"
ho un oceano dentro alle vene
ognuno danza col suo demone
e ogni storia finisce bene
Safari
dentro la mia testa
ci sono più bestie che nella foresta "



Beh...
buon giornata a tutti ....

S.

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