Stamani sono andata
a camminare ,
faccio sempre lo
stesso giro ormai da anni, cammino lungo
l’argine dell’Arno ,arrivo al parco fluviale faccio il giro e torno indietro - sono 10,5 km.
Ogni volta che
faccio questo giro mi preoccupo dei tempi che tengo durante la corsa ,
di quanto corro ,di quanto cammino ,di quale velocità seguo, alla fine
controllo nell’Iphone su Endomondo se ho avuto un buon passo o se ho avuto un
passo lento.
Sembra che per
me tutto debba essere sempre una competizione ; non con gli
altri, ma come stessa .
Devo sempre
dimostrare che ce la faccio ,che posso fare di più ,che posso fare meglio che
posso andare più veloce... ma stamani no .
Complice un dolore
al nervo sciatico che mi impediva di correre ,o di camminare alla velocità che
avrei voluto ,sono andata piano ,sono andato a passo lento.
Camminando piano ho
visto.
Ho visto cose in
tutti questi anni non avevo mai visto…
ho visto papaveri
carnosi e distese di Margherite bianche ,
prati verdi e
farfalle ,
ho visto i pioppi e
la lanugine che li avvolge in questo periodo , che sembra cotone .
Ho scambiato due
chiacchiere con una signora anziane impegnata a cercare gli asparagi.
Ho guardato il sole
,ho bevuto acqua alla fontana, ho carezzato qualche cane e spostato un cervo
volante dalla strada sterrata , non volevo che venisse pestato dalle altre
persone a correre.
Camminando piano ho
visto cose che non avevo mai visto , ma
non le ho viste fuori le ho viste dentro.
Le ho viste dentro
di me.
Ho visto gli ultimi
tre anni della mia vita e , francamente , mi sono piaciuti poco.
Soprattutto io mi
sono piaciuta poco .
Mi è piaciuto poco
lasciare indietro troppe parti di me.
Mi è piaciuto poco
vivere serate mondane e allegre con le amiche mentre ero troppo stanca per godermele
davvero.
Mi sono rivista
tornare dal lavoro alle otto la sera , mangiare la qualunque e mettermi davanti
alla televisione facendomi delle “pere”
di serie televisive.
Troppo stanca per
parlare , troppo stanca per divertirmi e organizzare qualcosa .
Troppo stanca per
scrivere e fare quello che mi piace davvero .
Non mi è piaciuto
guardare indietro .
Ed è brutto perché di
solito, guardandomi indietro trovo sempre tanto di bello da ricordare .
Stamani ho
avvertito in modo nitido la voglia di vivere ad un'altra velocità .
Il fatto è che
spesso , ci facciamo travolgere da cose inutili , da cose che non hanno la benché
minima importanza nello specchio della vita e lasciamo indietro parti di noi
che invece , sono quello che davvero ci caratterizzano.
Stamani ho visto quello che ho lasciato indietro e ho
capito quanto mi manca .
Ho capito quanto mi
manco .
Quindi da oggi ,
scalo .
Dalla quinta , si
passa alla terza , forse pure alla seconda. Non è detto che passi intere
giornate in folle.
Ho bisogno di
tenere un “andamento lento” come cantava nel 1988 Tullio de Piscopo.
E farò di tutto per
averlo .
Ottimo: la lentezza è ciò che ci permette di vivere bene, assaporando tutto alla perfezione.
RispondiEliminaAnche io ho avuto un anno orribile in questo senso, e ho cercato di porre rimedio. Un equilibrio sicuro ancora non lo trovo, ma ci provo...
Moz-
Non dirlo a me... ho 43 anni la maturità di un criceto neonato e in confronto a me Peter Pan è un ragazzino maturo ..equilibrio... questo sconosciuto!
EliminaE' indubbio che ogni tanto è utile andare lenti, anche perché chi va piano va lontano ;)
RispondiEliminaBisogna andare più piano... ma questo mondo ce lo rende parecchio difficile... senza uno stress reale sembra non si riesca a vivere!
EliminaSarà complicato mantenere l'impegno, prima o poi si viene risucchiati nell'accelerometro quotidiano che tende a frullarci.
RispondiEliminaIn ogni caso, in bocca al lupo ;-)
Lo so... infatti oggi avevo la tachicardia da stress... ma devo riuscirci in tutti i modi!Anzi.. ogni suggerimento è ben accetto!
Eliminaio consiglio la bicicletta. La bicicletta ha la velocità giusta per vedere le cose.
RispondiEliminaDovremmo adottarla pure nella vita...
...lo so, commento fuori tempo masdimo, scusami, ma io vivo in bicicletta
😀