lunedì 16 giugno 2008

E' un pò lungo....

Il viaggio

“Sai certe volte accade che…. Ci sia bisogno di andar via…
E lasciare tutto al fato…”


No, non è un riassunto della mia vacanza in Calabria….ma stamani dopo aver finalmente dormito sola in casa mia dopo sette giorni passati a dividere il bagno ( cosa alla quale non sono più abituata…) mi è venuto in mente che avevo qualcosa da dire e , visto che ormai , ho perso ogni tipo di vergogna ho deciso che scriverò qui quello che penso in questa mattinata di giugno… scrivo oggi ma posterò domani mattina perché qui a casa mia non ho internet…prima o poi farò questo passo.. metterò il telefono quando sarò pronta a spendere un centinaio di euro in più al mese per la bolletta, di conseguenza quando sarò pronta a rinunciare ad un paio di scarpe potrò permettermi il telefono….

Cmq sia….

In questa settimana ho pensato tanto, un po’ perché non c’era nulla da fare e un po’ perché avevo davvero bisogno di riordinare le idee.
A volte bisogna andare via da quello che ci ha stancato per renderci conto che in fondo non era poi tanto male.
Durante questi sette giorni in Calabria mi è mancata casa mia, mi sono mancati miei amici , mi sono mancate le mie cose e soprattutto mi è mancata la “mia solitudine” in certi momenti.
Mi è mancato un po’ anche chi non ha voluto far parte della mia vita, ma non so se mi è mancato lui o l’idea di lui, credo l’idea di lui,non può mancarti chi non hai mai avuto…
Parlando di cose più importanti, ho sempre sostenuto che non siamo fatti per stare soli e ne sono sempre più convinta , ma la compagnia forzata , il dover stare insieme per forza per me è soffocante.. ho bisogno dei miei spazi, ho bisogno , in tanti momenti di stare da sola .
Cmq sia in questa vacanza ho pensato tanto a tutti i miei amici , alle mie ultime storie e alla mia vita da settembre ad ora…
Beh.. se devo dire la verità di acqua sotto i ponti ne è passata tanta dallo scorso luglio... dovendo fare un bilancio di fine anno in anticipo direi che sono in “attivo” , se la mia vita fosse una grande azienda avrei chiuso in vantaggio.
E’ strano pensare di essere in attivo con alle spalle due storie ( diciamo una e mezzo) andate a finire da schifo, il conto in banca in rosso la cellulite che avanza e il lavoro che mi massacra.. però…
Però ho i miei amici e mai come in questa vacanza mi sono resa conto di quanto sono importanti.
Ho fatto un paio di conti e ho pensato che in pochi hanno accanto tante persone alle quali sono legati come quelle che ho io.
E dunque…
Ho pensato alla Bea, e mi son resa conto che siamo amiche da 15 anni , ho pensato alle notti che ho passato con lei a ridere,a studiare, a bere caffè e fumare come turche piangendo per qualche amore finito... ho sorriso pensando a quando , a ventanni stupidamente credevamo che dopo Flavio e Fabrizio non ci saremmo mai più innamorate…
Ho pensato a Francy ( Alias, Gonne) , anche lui nella mia vita da almeno dieci anni, alla sua ironia, al suo modo diretto ( e a volte brutale ) di dire le cose, ho pensato al suo esserci sempre, al suo essere il punto di riferimento per tutte noi alla sua disponibilità e al modo in cui maschera le sue sensazioni.
Ho pensato a persone che vedo poco ultimamente ma alle quali sarò sempre legata qualsiasi cosa accada. Alla Tania, compagnia di ubriacate all’Accademia, compagnia di cavalletto, compagna di scuola e chiacchierate profonde, l’unica a cui , forse riesco a dire tante cose che ad altri non riesco a dire…compagna di alcuni tra i più begl’anni della mia vita… ho pensato alla Valeria che più che compagna di scuola è stata compagna di vita, sono poche le persone che ti tiri dietro per 33 anni e che non si perdono nel gruppo dei conoscenti e rimangono amiche vere…
Ho pensato alla Valentina e al nostro essere così lontane e distanti adesso.
Pensarci mi ha fatto male, ma spero sia una frattura che con il tempo e l’impegno riusciremo a ricucire…
Ho pensato alla Carlotta, la mia compagna di discoteche, di notti folli fino all’Alba al nostro Meccanò aspettando i ragazzi del momento…. spensierate , folli, casiniste … ho pensato ai nostri ritorni a casa alle cinque di mattina con lo scooter e i capelli corti , biondi e al vento della notte…con un po’ di malinconia mi si sono parate davanti le 1000 nottate in bianco e i risvegli traumatici per andare al lavoro… le mattine un inferno… le notti un delirio…
Ho pensato alla sua positività, al suo vedere sempre il bicchiere mezzo pieno..
Ho pensato alla nostra prima casa ( casa?!?!?) al Cinquale, ai noi cinque, io, la Bea, la Totta, La Sara e la Kekka… alla nostre vacanze, all’elba, in sardegna… ho pensato alla Sara che a prima vista non sopportavo perché mi sembrava snob... ho pensato al fatto che son bastati due giorni all’elba insieme per vederla sotto un ‘altra luce...ho pensato che sarà la prima di noi a sposarsi e non vedo l’ora di vederla con il vestito bianco..
Ho pensato all’ Elisa e alle sue forcine, al suo essere così interessata a tutto, dice di brillare di luce riflessa ma io credo che semplicemente brilli…
Ho pensato all’Alessandra , che conosco da appena un ‘anno ma che in quest’anno mi è stata vicino come una sorella… ascoltando i miei sfoghi anche fino alle quattro di mattina, accorrendo da Prato con la sua pandina azzurra tutte le volte che ne ho avuto bisogno , portandomi sempre fiducia , speranza e una positività che in pochi riescono a trasmettermi…
Ho pensato al mio cugino che è a Bruxelles da un anno ma che sento vicino come se stesse a cento metri da casa mia..ho pensato alle mie “nipoti-cugine”, alla Leti vestita sempre di rosa e alla Giulia vestita sempre all’ultima moda.. ho pensato al mio cugino Andrea, compagno di notti pazze a Rimini, al Keller, compagno di grandi maratone notturne a vedere Amici miei, Rocky, Rambo e tutti i diecimila film gialli o horror …ho pensato ai nostri natali in campagna , tutti insieme davanti al caminetto , alla nostra famiglia così unita …ai miei genitori, che stanno insieme da 40 anni e si adorano come se si fossero conosciuti ieri.. al modello di coppia ,a volte scomodo, che mi hanno dato…
Sono loro che mi hanno insegnato che è davvero possibile innamorarsi e non lasciarsi mai…
E nonostante tutte storie andate a puttane che mi sono capitate ,nonostante in tanti abbiano cercato di farmi credere il contrario, io , a dispetto di tutto ,continuo a crederci ancora…
Ricordi, ricordi,ricordi…
stamani è come se un rubinetto si fosse aperto riversando ricordi che avevo sepolto in chissà quale parte della mia memoria…
Potrei scrivere per ore..
Potrei parlare dei colleghi di lavoro.. di quelli che in questi dieci anni son diventati anche amici..
Ale, Giacomo.. persone che hanno ascoltato con pazienza ( tanta….. ) i miei sfoghi interminabili su amori andati più o meno bene.. ai quali ho voluto alle volte un bene un po’ diverso dall’amicizia…
Vorrei poter dire altro.. sulle persone che mi sono vicine, ma questo post diventerebbe davvero troppo lungo.. quindi lo chiudo qui…
Ringraziando tutti coloro che mi sono stati vicino in questi miei “semi- vuoti” 33 anni…
Provando un po’ di pena per chi non ha mai vissuto rapporti amicizia come quelli che ho vissuto e continuo a vivere io...
provando pena per chi si sforza a cercare il marcio in ogni situazione e a vedere solo quello di negativo che c’è intorno a noi e non so sforza per lasciarsi andare…
A tutti quelli che , in questi anni mi hanno deluso o fatto del male ieri avrei detto ‘fanculo ma oggi no.
Oggi non ho rancore.
Vi voglio bene, davvero, e davvero tanto.Spero di poter scrivere qualcosa di simile su di voi tra altri ventanni, ventanni naturalmente passati insieme.

Dovendo scrivere due parole di conclusione , in questa settimana in Calabria, a 1000 km da voi e dalla mia vita, ho pensato semplicemente questo

Qualsiasi cosa mi accada, in qualunque posto andrò…
So che avrò sempre un posto in cui tornare.
So che tutti voi,a vostro modo, per me ci sarete sempre.
E io, a mio modo , ci sarò sempre per voi.
Ci sarò con i miei consigli su diete e affini, con i miei racconti e i miei biglietti di compleanno,con le mie opinioni un po’ forti e dirette alle volte…con le mie assenze e con la mia presenza , con i miei lunghi e a volte insopportabili monologhi… ma cmq sia , a mio modo , ci sarò.
Vi voglio bene.

S.

2 commenti:

  1. Vorrei scriverti qualcosa di bello e intelligente ma non ho in mente niente del genere. Condivido tutto quello che hai scritto… quando il rubinetto dei ricordi si apre da solo e non si chiude più, e ti inchioda alla sedia con lo sguardo fisso chissà dove, e non riesci quasi più a muoverti tanto è forte il flusso delle cose che passano dentro di te… penso che sia il segno che si invecchia… che si accumula Tempo dentro di noi… non si è più scattanti come a 16 anni quando i ricordi erano l’estate appena passata e si era certi che la seguente sarebbe stata esattamente la stessa… noi sappiamo ormai che l’estate di 15 anni fà non tornerà mai più… siamo troppo cambiati… ma tutto questo è un male? La risposta non la sa nessuno ma mi piace pensare che tutta la bellezza che abbiamo vissuto resta nei nostri occhi, sul nostro sorriso, nel nostro modo di camminare sotto forma di quel fascino che nessuno sa definire. Sto leggendo in proposito l’autobiografia di Salvador Dalì… lui si definisce l’anti Faust e non riesce a capire come si può preferire una pelle fresca e giovane a una pelle carica di rughe e di segni di tempo, dove si può leggere une vita intera… Eppoi la bellezza del ricordo è una ricchezza che si acquista solo ad una certa età… quanto è bello vedere che le cose sono definitivamente cambiate, che nulla sarà mai come prima… che la nostra prossima estate sarà qualcosa che non assomiglierà a niente che abbiamo già vissuto… forse la tragedia della vecchiaia è che la vita diventa insicura e carica di avventure imprevedibile quando le persone non sono più pronte per questo, quando vogliono solo starsene tranquille… eppure è adesso che andiamo verso l’incognito, la vita da soli, il matrimonio (per qualcuno), i figli (per qualcuno), le delusioni o gli amori inattesi, i tradimenti, la morte… ora comincia l’avventura e bisogna mantenersi forti e giovani per tenere il colpo (come dicono i francesi). Ti do un altro consiglio per le tue letture… un racconto incredibile di Borges “Funes o della memoria” dieci pagine sconvolgenti nella raccolta “Finzioni”… un bacio a presto…

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  2. ti ho già risposto per sms.. ma poi mi son detto che una blogger professionista come te tra i tanti ha l'obbiettivo di scrivere per se stessa e per chi legge sperando che quest'ultimo un commentuccio ce lo lasci.. è un pò il risultato finale.. scrivo perchè scrivano.. mi piace scrivere se poi scrivono vuol dire che apprezzano.. sennò per dirla tra noi due è come riempire a modino lo scaffale delle birre.. con tutte le etichette belle girate verso il socioconsumatore.. i prezzi a posto e poi tiran tutti di lungo verso lo scaffale del "pancia sgonfia e vene a posto" della Efficance.. che soddisfazione del cazzo no?
    eccomi allora a ribadire concetti già espressi oggi pomeriggio.. i lacrimoni ovviamente eran simbolici.. fanno capire l'effetto delle tue parole.. però un ovino sodo che strozzava la gola l'ho sentito.. senza l'amaro però.. perchè come ti ho già scritto se son pensieri già conosciuti che nell'aria si sentivan spesso leggerli ha tutto un suo effetto diretto e dirompente nella testa e nello stomaco di chi legge..
    e anche se "è un po lungo" (come diceva Cicciolina alle prime armi)ogni tanto fa bene rovesciare qualche bottigliata di pensieri sul tavolo.. baci

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